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Taglia-bollette, previsti risparmi di 2,7 miliardi

Taglia-bollette
Taglia-bollette

Risparmi per quasi 2,7 miliardi sulla bolletta elettrica

, di cui circa 1,7 miliardi a beneficio delle piccole e medie imprese e il restante a favore dei consumatori.
In questo consiste il "Taglia bollette", provvedimento con il quale il Governo, nello specifico il Ministero dello Sviluppo Economico, si impegna per "per favorire la competitività attraverso la riduzione degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta elettrica".

Bollette più leggere, quindi, per dare slancio all'economia: grazie al "taglia-bollette", infatti - contenuto nel decreto Competitività e agli altri provvedimenti attuati -  "imprese e famiglie spenderanno nel corso del 2015 molto meno".
Nello specifico, si parla di 910 milioni per le imprese mentre per le famiglie sarà pari a 313 milioni. Le ulteriori misure varate impatteranno positivamente per 771 milioni sulle aziende e per 694 milioni sui consumatori.

La manovra prevede riduzioni a partire già dai prossimi mesi e gli effetti saranno graduali: ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettrico. Rientrano anche le misure - già operative - relativamente al nuovo regime per gli impianti fotovoltaici, dal quale si stima entrerà più di un miliardo. I consumatori "beneficiano inoltre del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica e di una riduzione del costo del dispacciamento".


L'Autorità per l'Energia elettrica e il gas stima che i due fenomeni incideranno sulla spesa di una famiglia tipo (3 kW di potenza impegnata e consumi pari a 2700 kWh/anno) per circa il 3 per cento nel primo trimestre. Ne deriva uno scenario di riduzione complessiva della fattura energetica, con effetti notevoli a beneficio della competitività delle imprese e dei redditi delle famiglie. La riduzione per le piccole e medie imprese "non energivore" è ancora più significativa: su base annua si stima attorno all'8-10 per cento in media, sebbene possano esserci differenze tra impresa e impresa.