Tar Lazio boccia nomina 5 direttori musei. Franceschini annuncia ricorso

ROMA (Reuters) - Il Tar del Lazio ha annullato la nomina di 5 direttori di musei italiani giudicando illegittima l'ammissione di cittadini stranieri al concorso e definendo "magmatica" la procedura di selezione. I 'bocciati' sono i direttori dei musei di Mantova, Reggio Calabria, Taranto, del Museo archeologico di Napoli e delle Gallerie Estensi di Modena. Solo il direttore di Mantova, Peter Assmann, è straniero. Dura la reazione del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che annuncia ricorso al Consiglio di Stato, e del segretario Pd Matteo Renzi, che al tempo delle nomine era presidente del Consiglio. "Dalla piana lettura delle norme appena riprodotte emerge con chiarezza la illegittimità delle previsioni del bando che ammette alla selezione candidati che non siano cittadini italiani", si legge nella sentenza pubblicata a seguito di un primo ricorso. In una seconda sentenza, il tribunale amministrativo parla di procedura "magmatica". Il primo commento del ministro arriva via twitter: "Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio...". Per Renzi "il fatto che il Tar del Lazio annulli la nostra decisione merita il rispetto istituzionale che si deve alla giustizia amministrativa ma conferma - una volta di più - che non possiamo più essere una repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso". "Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i Tar", conclude su facebook. Franceschini ha fatto sapere che i direttori la cui nomina è stata bloccata dal Tar saranno sostituiti ad interim. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia