Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.239,66
    +153,86 (+0,40%)
     
  • Nasdaq

    15.927,90
    +316,14 (+2,03%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,66
    +0,09 (+0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.763,98
    -757,55 (-1,25%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.332,20
    -64,33 (-4,61%)
     
  • Oro

    2.350,40
    +7,90 (+0,34%)
     
  • EUR/USD

    1,0695
    -0,0038 (-0,35%)
     
  • S&P 500

    5.099,96
    +51,54 (+1,02%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8558
    -0,0015 (-0,18%)
     
  • EUR/CHF

    0,9779
    -0,0006 (-0,06%)
     
  • EUR/CAD

    1,4613
    -0,0036 (-0,24%)
     

Arriva la tassa sui contanti versati in banca

Banconote di euro al bancomat. REUTERS/Thomas Hodel
Banconote di euro al bancomat. REUTERS/Thomas Hodel

Una tassa

da pagare sui contanti versati in banca oltre i 200 euro. Questa è la nuova imposta di bollo proporzionale - che ha ottenuto il via libera di Renzi - con la quale il Governo tasserà i versamenti  in contanti effettuati in qualsiasi istituto bancario che superi la cifra di 200 euro.

La tassa rientra nel discorso della trasparenza e della tracciabilità dei pagamenti ed ha lo scopo di semplificare gli obblighi fiscali di commercianti, artigiani e professionisti, con un occhio attento all'evasione, impedendo a tutti quelli che provano a non effettuare scontrino fiscale, fattura o ricevuta di farla franca ed evitare le tasse dovute.
Non solo: l'imposta sui contanti versati è un modo per incentivare gli italiani ad usare il bancomat, utilizzato il più delle volte solo per grandi acquisti e pagamenti, a differenza del resto d'Europa che lo utilizza per ogni transazione.
Il provvedimento rientrerà probabilmente nei decreti attuativi della delega su fisco internazionale e cooperative compliance e garantirà - come ha spiegato lo stesso Renzi - le banche, che otterranno anche un aiuto: per un verso costerà meno l’attuale gestione del denaro cash (oggi a circa 5 miliardi), dall’altro cresceranno gli utili sulle operazioni di accredito elettronico.


Nel frattempo i consumatori sperano che l'operazione non porti le banche ad aumentare il costo delle commissioni sulle transazioni elettroniche, altrimenti si rischierà di pagare più alla banca che non sulla spesa. Un'ipotesi niente affatto remota, visto che l'Italia è prima in Europa per commissioni bancarie, ma ultima per uso di pagamenti elettronici.