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Telecom, soci italiani esercitano opzione per uscire da Telco

Una filiale di Intesa Sanpaolo a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - I soci italiani di Telco hanno esercitato oggi l'opzione di scissione della holding, prima azionista di Telecom Italia.

La prima ad annunciare l'esercizio dell'opzione è stata Mediobanca che avrà in Telecom Italia una quota diretta dell'1,6%. Successivamente è stata la volta di Intesa Sanpaolo, che avrà l'1,6% e che a oggi sulla quota Telecom ha una plusvalenza di circa 35 milioni di euro, mentre in serata un portavoce di Generali ha annunciato l'esercizio dell'opzione anche per la compagnia triestina.

Il Cda del gruppo triestino aveva già deliberato la scorsa settimana l'esercizio dell'opzione dando mandato all'Ad Mario Greco per la definizione delle modalità.

Una volta sciolta la holding, il primo azionista del gruppo italiano sarà Telefonica con poco meno del 15% del capitale. La scissione verrà perfezionata come previsto dal patto nei prossimi mesi. A quel punto i soci italiani saranno liberi di cedere le azioni, in conformità con quanto dichiarato nei rispettivi piani industriali che prevedono un maggior focus sul core business e la dismissione delle partecipazioni non strategiche.

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Il titolo Telecom Italia ha chiuso in calo del 4,20% a 0,9455 euro con volumi non brillanti nella prima parte della seduta ma che alla fine hanno superato di poco la media dell'ultimo mese. Lo stoxx europeo di settore ha ceduto l'1%. Un trader parla di "realizzi dopo i recenti rialzi". L'annunciato scioglimento di Telco, prima che Telefonica decida sulla questione Brasile, non porterà cambiamenti sostanziali in termini di contendibilità, secondo alcuni analisti.

La scelta di Mediobanca è nel solco del piano industriale annunciato un anno fa che prevedeva l'uscita dai patti di sindacato e la cessione di partecipazioni per 2 miliardi di euro, di cui 400 milioni di svalutazioni. Già a settembre Mediobanca aveva ridotto la presenza in Telco al 7,3% dall'11,6%. Piazzetta Cuccia ha anche pressoché dimezzato la presenza in Rcs (da oltre il 15% all'8,75% di maggio), è uscita dal patto di Pirelli e ha ceduto le quote in Saks e Gemina.