Terna in calo dopo offerta su Admie. I broker non si sbottonano

Anche la seduta odierna viene vissuta all'insegna della debolezza da Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che già venerdì scorso è sceso in controtendenza rispetto al mercato, chiudendo la giornata con un ribasso di oltre un punto percentuale. Quest'oggi il titolo copione un propone simile, visto che Terna non partecipa al rialzo di Piazza Affari, mantenendosi al di sotto della parità e passando di mano a 4,41 euro, con un calo dello 0,45% e oltre 2,4 milioni di azioni scambiate, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 5,1 milioni di pezzi.

Presentata offerta per il 24% di Admie

Terna perde ancora terreno dopo che venerdì scorso la società ha fatto sapere che insieme al fondo F2i ha presentato l’offerta vincolante per il 24% di Admie, il gestore della rete di trasmissione elettrica, messo in vendita dal governo greco.

Manca ancora la review del sistema regolatorio da parte dell’Autorità dell’Energia greca, mentre l’aspetto più rilevante della regulation è legato a come saranno remunerati i capex per la connessione delle Isole Cicladi e di Creta. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) 2014 gli investimenti richiesti dal Governo erano circa 2-2,5 miliardi di euro e Admie aveva una RAB di circa 1,4 miliardi ed un debito di 500 milioni di euro.

Il Sole 24 Ore scrive oggi che l'offerta di Terna per il 24% del capitale di Admie sarebbe di circa 200 milioni di euro, con un impegno per l'utility italiana pari a 100 milioni di euro.
Oltre a Terna c’è in corsa la cinese Grid Corporation, azionista anche di CDP Reti stessa. La decisione da parte del Governo greco è attesa entro fine ottobre, mentre il closing avverrà nel primo trimestre del prossimo anno.

La view di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM l'acquisto del 24% di Admie per Terna rappresenterebbe un investimento di dimensioni contenute nell'ordine di circa 100 milioni di euro.
Gli esperti ritengono che lo stesso abbia senso nell’ottica di avere opzioni di crescita in business regolati, che seppure più rischiosi del business domestico, dovrebbero assicurare maggiori ritorni, almeno secondo la view di Equita SIM. In attesa di novità quest'ultima non cambia strategia su Terna, confermando la raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 5 euro.

Bca Akros: l'acquisizione sarebbe positiva per Terna

Cauti anche i colleghi di Banca Akros che ribadiscono per il titolo il rating "neutral", con un target price a 4,9 euro. Per gli analisti l'offerta di Terna per il 24% di Admie è coerente con l'obiettivo del gruppo di migliorare la sua presenza internazionale in modo rigoroso. Di fatto la cifra che il gruppo si troverà a sborsare in caso di esito positivo rientra nel range dei 150-200 milioni di euro previsti nel piano industriale 2016-2019 di Terna, destinato a progetti internazionali in grado di supportare la crescita e la creazione di valore nel lungo termine.

Per questi motivi Banca Akros afferma che l'acquisizione della quota in Admie sarebbe positiva per Terna che potrebbe beneficiare delle potenziali connessioni con la Grecia, per quanto rimanga da verificare l'affidabilità del quadro normativo ellenico.

Per Mediobanca la principale incognita è il prezzo

Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) invece punta l'attenzione sull'incognita rappresentata dal gruppo, visto che assumendo un premio del 20% sulla Rab, l'equity valute di Admie potrebbe aggirarsi intorno a 1,05 miliardi di euro. In tal caso il 24% della quota assumerebbe un valore pari a 254 milioni di euro, con un impegno di 127 milioni di euro per Terna, cifra che si inserisce nel range di investimento indicato nel piano.
Anche gli analisti di Mediobanca faticano a sbilanciarsi su Terna, mantenendo ferma la raccomandazione "neutral", con un fair value a 4,9 euro.

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