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Terza dose per tutti nel 2022: nella manovra un indizio (quasi) decisivo

BARI, ITALY - AUGUST 07: People get vaccinated inside the hub on August 07, 2021 in Bari, Italy. The hub of the Fiera del Levante, has facilitated thousands of vaccinations during the vaccination campaign of the Bari ASL to ensure first and second doses are delivered to the population over the age of 12.  (Photo by Donato Fasano/Getty Images) (Photo: Donato Fasano via Getty Images)

Nella manovra varata oggi pomeriggio dal Consiglio dei Ministri, nel capitolo dedicato alla sanità, troviamo uno stanziamento di 1.850 milioni di euro per l’anno 2022 da destinare all’acquisto dei vaccini anti Covid. Questo potrebbe rappresentare un indizio del fatto che il Governo si starebbe quantomeno preparando a somministrare la terza dose a tutta la popolazione.

Chiariamoci, nulla è stato ancora deciso in tal senso. La posizione ufficiale resta quella di attesa per far sì che sia la scienza nei prossimi mesi a valutare l’opportunità di estendere ulteriormente quell’offerta di una dose aggiuntiva ad oggi prevista solo per fragili, residenti nelle Rsa, over 80 e personale sanitario. Ad ogni modo la parola d’ordine è farsi trovare pronti ad ogni evenienza, e questo stanziamento ne è la conferma. Per capirlo basta fare il confronto con la spesa effettuata nel 2021 per l’acquisto di vaccini contro il Covid. Come chiarito dalla Nota di aggiornamento al Def, per l’anno in corso sono stati stanziati 2,8 miliardi per il Fondo acquisti vaccini anti Sars-Cov-2 e farmaci per la cura dei pazienti con Covid. Di questi, 2,1 miliardi sono stati quelli effettivamente destinati all’acquisto dei vaccini contro il Covid, e 700 milioni all’acquisto dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid come il Remdesivir (circa 300 milioni) e gli anticorpi monoclonali (circa 400 milioni).

Nel 2021, però, è stata vaccinata con doppia dose l’intera platea degli over 12, mentre ora si parla di un solo richiamo. Una cifra così alta probabilmente è dovuta non solo alla previsione di una possibile somministrazione di una terza dose per tutta la popolazione, ma anche per l’acquisto di quelle dosi necessarie a poter immunizzare anche i più piccoli in caso di via libera da parte di Ema per la fascia d’età 5-11 anni. La Food and drug administration statunitense ha da poco raccomandato di allargare la platea dei vaccinabili agli under 12 e, ad inizio novembre, i Cdc dovrebbero ratificare questa indicazione. E’ probabile che anche l’ente regolatorio europeo, e di conseguenza in Italia l’Aifa, potrebbero allinearsi a questa scelta già a partire dal prossimo mese ampliando così anche da noi le vaccinazioni ad altri milioni di minori.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.