Trevi sigla contratto da 273 mln euro per diga Mosul

ROMA (Reuters) - La società di ingegneria italiana Trevi ha firmato con il governo di Baghdad un contratto da 273 milioni di euro per la messa in sicurezza della diga di Mosul.

In una nota la stessa Trevi conferma che l'accordo per la manutenzione e messa in sicurezza della diga vale complessivamente 273 milioni di euro, come avevano riferito in precedenza fonti della società.

La diga, lunga 3,6 chilometri e vicina al territorio controllato dai militanti dell'Is, ha problemi strutturali dall'epoca della costruzione, negli anni 80.

"La presenza di un contingente militare italiano e forze di sicurezza locali, garantiranno la sicurezza degli oltre 450 tecnici e personale della Trevi", spiega la nota.

Questa settimana gli Stati Uniti hanno avvertito i propri cittadini di prepararsi a lasciare l'Iraq nel caso in cui la diga idroelettrica, la più grande del Paese, dovesse cedere.

Il premier iracheno Haider al-Abadi ha detto che sono state prese precauzioni, ma ha precisato che la probabilità di uno scenario del genere è "estremamente bassa".

Stato islamico ha conquistato la diga nell'agosto 2014, facendo sorgere il timore che potesse farla esplodere per riversare un muro d'acqua su Mosul e Baghdad, con centinaia di migliaia di morti.

Due settimane fa la diga è stata riconquistata dalle forze irachene col sostegno aereo della coalizione a guida Usa, ma la mancanza di manutenzione ha aumentato la probabilità di una falla.

Il titolo Trevi ha chiuso a +3,8% a Piazza Affari, dopo aver toccato punte del 5%.

Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia