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Twitter verso un'ipo da 11 miliardi entro il 2014

Nonostante l'ndamento deludente delle quotazioni di Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) e Groupon (NasdaqGS: GRPN - notizie) un altro colosso di internet, Twitter, sta preparando il proprio sbarco in borsa con l'obiettivo di lanciare l'offerta di azioni all'inizio del 2014. E' quanto ha scritto il sito di Forbes sulla base di un'analisi di Greencrest Capital, società che studia le quotazioni in Borsa e offre analisi sui titoli tecnologici.

L'ipo del social network è stata stimata a circa 11 miliardi di dollari ma la cifra potrebbe ulteriormente salire. La strategia di Twitter sta riscuotendo infatti successo e la sua popolarità è in aumento: un mix in grado di influenzare il valore dell'ipo, così come il numero degli iscritti. La stima del potenziale valore di mercato di Twitter calcolata da Greencrest è già notevolmente più elevata dei 3,7 miliardi di dollari calcolati a fine 2010, previsione poi raddoppiata dagli analisti nel luglio 2011 (8 miliardi di dollari). Ma erano tempi in cui la società smentiva categoricamente la possibilità di un collocamento, ipotesi che l'ad Andrew Costolo continuava a escludere appena tre mesi fa.

Ora però sembrano provenire diversi segnali sull'avvio dei preparativi per uno sbarco in borsa. Secondo Greencrest Capital l'assunzione di Mike Gupta, ex uomo di Zynga (NasdaqGS: ZNGA - notizie) , come nuovo direttore finanziario al posto di Ali Rowghani, spostato alla direzione operativa, sarebbe già un chiaro indizio delle intenzioni della società. Altri segnali significativi sarebbero l'evoluzione tecnica dell'applicazione fotografica di Twitter, che ora può competere meglio con Instagram (oggi parte della galassia Facebook), e il miglioramento della raccolta pubblicitaria, con i "promoted tweets" che oggi vengono diretti in modo più efficace verso gli utenti che potrebbero avere un interesse effettivo nel visualizzarli.

Costolo ha più volte ribadito che il social network non è concentrato sull'ipo. Atteggiamento accorto forse reso necessario dalla preoccupazione che sorge davanti all'andamento in Borsa dei titoli delle altre società tecnologiche per le quali c'era una grande attesa a Wall Street. Dal giorno della quotazione Groupon ha perso l'81% della propria capitalizzazione, Zynga il 75% e Facebook il 26%. L'unica eccezione in positivo di rilievo è stata LinkedIn, che ha registrato un incremento del suo valore di mercato pari al 19%.

Dietro la spinta all'aumenti del valore di Twitter e l'accortezza dell'ad potrebbero però anche esserci le indiscrezioni secondo le quali Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) sarebbe pronta a fare un'offerta per annettere i "cinguettii" al suo impero. Una possibilità da molti goudicata però irrealistica, considerate le sinergoie limitate e soprattutto il modello di business ancora da costruire di Twitter.