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Ucraina, plebiscito in Crimea per annessione a Russia, Occidente verso sanzioni

Cittadini in festa in Crimea dopo il risultato del referendum per uscire dall'Ucraina e unirsi alla Russia. REUTERS/Baz Ratner (Reuters)

SIMFEROPOLI/KIEV (Reuters) - Il parlamento della Crimea oggi ha presentato la richiesta ufficiale per diventare parte della Russia, dopo che nel referendum di ieri a favore dell'annessione i sì sono stati oltre il 96%, in un voto che le potenze occidentali ritengono illegale e che hanno detto porterà a sanzioni immediate. Il parlamento "ha fatto una proposta alla Federazione russa per ammettere la repubblica di Crimea come nuovo soggetto con lo status di repubblica", si legge in una nota sul sito del parlamento. Una delegazione parlamentare della Crimea è attesa oggi a Mosca per discutere delle procedure necessarie alla penisola sul mar Nero a diventare parte della federazione russa. Mentre i media di Stato in Russia ricordano la possibilità di trasformare gli Stati Uniti in "polvere radioattiva", il presidente Usa Barack Obama ha parlato con Vladimir Putin, dicendo al presidente russo di essere pronto, insieme agli alleati europei, a imporre "costi aggiuntivi" su Mosca per la violazione del territorio ucraino. Il Cremlino e la Casa Bianca hanno diffuso dei comunicati in cui si dice che Obama e Putin hanno valutato opzioni diplomatiche per risolvere quella che è la peggiore crisi nelle relazioni tra Oriente e Occidente dalla Guerra fredda. Ma Obama ha sottolineato che prima la Russia deve mettere fine alle "incursioni" nel suo ex-soviet, mentre Putin ha rinnovato le sue accuse sul fatto che la nuova leadership a Kiev, salita al potere grazie ad una rivolta il mese scorso contro il presidente suo alleato, non riesca a proteggere i cittadini di origine russa dai nazionalisti violenti ucraini. Mosca difende la sua presa militare sulla Crimea citando il diritto di proteggere "cittadini pacifici". Il governo ad interim della Crimea ha mobilitato i soldati per difendersi contro un'invasione della zona orientale del paese, dove i manifestanti filo-russi sono stati coinvolti in scontri mortali nei giorni scorsi. Lo spoglio definitivo dei voti ha evidenziato che il 96,77% dei partecipanti al referendum ha votato a favore dell'annessione alla Russia, secondo quanto riferito dalla commissione elettorale. La Camera bassa del parlamento russo voterà "in un futuro molto prossimo" una legge per consentire alla Crimea di unirsi alla Russia, scrive l'agenzia Interfax citando il vice presidente del parlamento. Il ministero della Finanze russo ha detto oggi che Mosca potrebbe offrire un regime fiscale speciale alla Crimea durante il periodo della transazione. Funzionari Usa e Ue hanno detto che un'azione militare è improbabile in Crimea, consegnata all'Ucraina 60 anni fa. Ma il rischio di una più ampia incursione russa, come atto di forza di Putin per dimostrare la debolezza occidentale e tentare di ripristinare l'influenza di Mosca sul suo vecchio impero sovietico, costringe la Nato a calcolare in che modo aiutare Kiev senza innescare quella che alcuni ucraini definiscono "la terza guerra mondiale". "Speriamo che tutte le parti possano mantenere il controllo con calma per evitare una ulteriore escalation della situazione. Una soluzione politica e il dialogo sono il solo modo per uscirne", ha detto oggi ai giornalisti il vice ministro degli Esteri Li Baodong, in vista di una visita in Europa del presidente Xi Jinping alla fine del mese. Anche il Giappone oggi ha respinto il referendum e ha chiesto alla Russia di non annettersi la Crimea. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia