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Ucraina, plebiscito in Crimea per annessione a Russia, sanzioni Usa e Ue

Simferopoli, Crimea: manifestazione pro-russa oggi davanti alla statua di Lenin. REUTERS/Sergei Karpukhin (Reuters)

SIMFEROPOLI/KIEV (Reuters) - Il parlamento della Crimea oggi ha presentato la richiesta ufficiale per diventare parte della Russia, dopo che nel referendum di ieri a favore dell'annessione i sì sono stati oltre il 96%, in un voto che ha innescato sanzioni immediate da parte di Usa e Ue. Il parlamento "ha fatto una proposta alla Federazione russa per ammettere la repubblica di Crimea come nuovo soggetto con lo status di repubblica", si legge in una nota sul sito del parlamento. Il presidente russo Vladimir Putin parlerà ad una sessione congiunta del parlamento russo sull'Ucraina domani, quando è possibile che la secessione venga formalizzata. LE SANZIONI Il presidente Usa Barack Obama ha imposto sanzioni su 11 russi e ucraini ritenuti responsabili dell'incursione russa in Crimea, tra cui il presidente ucraino estromesso Viktor Yanukovich e i collaboratori di Putin, Vladislov Surkov e Sergei Glazyev. "Le azioni di oggi mandano un messaggio forte al governo russo sul fatto che ci sono conseguenze per le loro azioni, che violano la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, comprese le loro azioni a sostegno del referendum illegale per la separazione della Crimea", ha fatto sapere la Casa Bianca. Un alto funzionario dell'amministrazione Usa ha precisato che Putin non rientra tra i sanzionati perché è "altamente insolito e piuttosto straordinario" che questo genere di sanzioni colpiscano un capo di Stato, ma che ci saranno altre sanzioni se la Russia procederà con l'annessione formale della Crimea. Il funzionario ha aggiunto che le sanzioni difficilmente danneggeranno la cooperazione russa nei colloqui sul nucleare in Iran e sulle armi chimiche in Siria perché Mosca ha interessi propri su queste questioni. Secondo il dirigente, inoltre, ci sono "prove concrete" che alcune schede di voto siano arrivate in alcune città della Crimea già premarcate. UE NON RICONOSCE REFERENDUM Anche l'Ue ha imposto sanzioni contro Mosca, con obiettivo 21 persone in Russia e Crimea, tra cui alcuni politici che hanno organizzato il referendum, considerato illegale e privo di valore. Anche in questo caso le sanzioni sono relative al congelamento di asset e divieto di viaggiare. Mosca difende la sua presa militare sulla Crimea citando il diritto di proteggere "cittadini pacifici". Il governo ad interim della Crimea ha mobilitato i soldati per difendersi contro un'invasione della zona orientale del paese, dove i manifestanti filo-russi sono stati coinvolti in scontri mortali nei giorni scorsi. Lo spoglio definitivo dei voti ha evidenziato che il 96,77% dei partecipanti al referendum ha votato a favore dell'annessione alla Russia, secondo quanto riferito dalla commissione elettorale. Il ministero della Finanze russo ha detto oggi che Mosca potrebbe offrire un regime fiscale speciale alla Crimea durante il periodo della transazione. Secondo funzionari Usa e Ue, un'azione militare è improbabile in Crimea, consegnata all'Ucraina 60 anni fa. Ma il rischio di una più ampia incursione russa, come atto di forza di Putin per dimostrare la debolezza occidentale e tentare di ripristinare l'influenza di Mosca sul suo vecchio impero sovietico, costringe la Nato a calcolare in che modo aiutare Kiev senza innescare quella che alcuni ucraini definiscono "la terza guerra mondiale". - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia