Ucraina, scontri tra manifestanti pro-Ue e polizia, Ue condanna Russia
BRUXELLES/KIEV (Reuters) - l'Unione europea ha espresso forte disapprovazione oggi verso la Russia per la pressione esercitata da Mosca affinché l'Ucraina respingesse il trattato commerciale con Bruxelles, mentre a Kiev la polizia in assetto anti-sommossa ha lanciato lacrimogeni contro i manifestanti pro-Europa. L'Ucraina doveva firmare un accordo, a lungo atteso, sul commercio e l'associazione politica con la Ue, nel corso di un summit a Vilnius. Ma nei giorni scorsi ha annunciato a sorpresa di aver deciso di rinviare la firma e di cercare invece una nuova intesa con la Russia. La decisione ha fatto seguito a mesi di pressione da parte del Cremlino, con tanto di minacce sull'interruzione delle forniture di gas e restrizioni commerciali. Da venerdì scorso a Kiev è scoppiata la protesta di piazza contro la mancata firma del trattato, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone. E oggi, usando un linguaggio particolarmente duro, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e quello della Commissione europea, José Manuel Barroso, hanno denunciato l'intervento della Russia e spiegato che comunque per la Ue il trattato resta sul tavolo. "Mentre siamo coscienti della pressione esterna che l'Ucraina sta subendo, riteniamo che le considerazioni a breve termine non dovrebbero andare a scapito dei benefici a lungo termine che questa partnership comporterebbe", hanno detto i due in una dichiarazione congiunta. "L'Unione europea non forzerà l'Ucraina, o qualsiasi altro partner, a scegliere tra la Ue e o altre entità regionali... disapproviamo con forza la posizione Russia e le sue azioni rispetto a tale vicenda". (Luke Baker e Richard Balmforth) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia