Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.072,20
    +2.043,47 (+4,08%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.171,76
    -36,94 (-3,06%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4777
    +0,0063 (+0,43%)
     

Ue, 15 paesi tra cui Italia si oppongono a limite di 25 anni per frequenze

(Reuters) - Germania e Italia sono tra i 15 paesi della Ue che si oppongono alla proposta di fissare un minimo di 25 anni per le frequenze della telefonia mobile, riducendo la possibilità di arrivare a un approccio più coordinato a livello europeo. Le società telefoniche da tempo chiedono una politica più coordinata, ma le autorità nazionali sono da sempre riluttanti a cedere sovranità sulle vendita delle frequenze, dalla quale ricavano miliardi di euro. Un documento, firmato da Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Latvia, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito, dice che la durata obbligatoria delle licenze é "sproporzionata e manca della flessibilità necessaria a rispondere agli sviluppi del mercato". Una durata eccessiva rischia di "impedire l'innovazione se le frequenze sono concesse per periodi superiori al ciclo vitale di una tecnologia", aggiunge. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia