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Ue promette adozione "fedele" norme su capitale banche a partire da 2025

Le bandiere dell'Unione europea sventolano fuori dalla sede della Commissione Ue

LONDRA (Reuters) - L'Unione europea ha pubblicato delle bozze di legge per applicare "fedelmente" la serie finale di regole globali sul capitale delle banche a partire dal 2025, due anni più tardi di quanto concordato a livello internazionale.

Dopo le prime norme, le banche europee detengono all'incirca il triplo del capitale detenuto alla vigilia della crisi finanziaria 2007-09, quando i governi furono costretti a salvare in gran numero di istituti di credito sull'orlo del collasso.

Bruxelles sostiene che le sue proposte aumenterebbero in maniera moderata i requisiti di capitale, in media meno del 9% entro il 2030, ma le banche replicano che all'attuazione pratica l'impatto sarà maggiore, e renderà più complesso per gli istituti di credito aiutare l'economia a riprendersi dal Covid-19.

Al Parlamento europeo e agli Stati membri spetta l'ultima parola sulla proposta della Commissione per convertire in legge l'accordo Basilea III, ed è lecito aspettarsi una certa dose di trattative e ritocchi prima dell'approvazione.

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"Stiamo applicando fedelmente l'accordo 'Basilea III' tenendo conto di alcune particolarità europee, assicurandoci che questo non conduca ad un incremento generale dei requisiti di capitale", ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

La proposta della Commissione europea prevede di cominciare ad introdurre i cambiamenti da gennaio 2025. Il Comitato di Basilea sulla supervisione bancaria, che ha stilato le regole, aveva approvato una dilazione di un anno per l'attuazione dell'accordo a causa del Covid, fino al 2023.

Secondo Dombrovskis un ritardo ulteriore è "realistico", visto il tempo che serve alle banche per preparare i sistemi interni e finanziare la ripresa dal Covid-19, con la Ue ancora avanti rispetto a Gran Bretagna e Usa a livello di pubblicazione di proposte.

La Bank of England e le banche commerciali hanno chiesto un allineamento globale per quel che riguarda le tempistiche.

"Accogliamo con entusiasmo l'intenzione della Commissione di estendere la data di attuazione della proposta al 1 gennaio 2025, e raccomandiamo caldamente che questa sia accettata a livello globale, in modo da assicurare l'adozione simultanea di tutte le proposte", ha detto Michael Lever, della lobby europea delle banche Afme.

A livello privato, le banche temono che malgrado la proroga, gli investitori vorranno che, presto o tardi, gli istituti di credito si adeguino.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)