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Ue pronta a sanzioni "senza precedenti" contro Russia - ministro Esteri Danimarca

FILE PHOTO: EU Foreign Policy chief Borrell and Iraqi FM Hussein meet in Brussels

BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea è pronta ad imporre sanzioni "senza precedenti" se la Russia attaccasse l'Ucraina, ha detto il ministro degli Esteri danese, in vista di un meeting dei ministri degli Esteri Ue.

Le tensioni in Ucraina sono in aumento da mesi, dopo che Mosca ha cominciato ad ammassare circa 100.000 soldati vicino al confine con l'Ucraina, una politica muscolare che ad Occidente viene vista come il preludio ad una guerra volta ad impedire l'ingresso dell'Ucraina nella Nato.

"Non c'è dubbio che siamo pronti a reagire con sanzione ad ampio raggi e senza precedenti se la Russia dovesse invadere nuovamente l'Ucraina" ha detto Jeppe Kofod ai giornalisti, non fornendo però indicazioni circa i settori dell'economia russa che sarebbero oggetto di sanzioni.

"La Russia dovrebbe sapere, il presidente Vladimir Putin dovrebbe sapere che il prezzo di utilizzare le provocazioni e la forza militare per cambiare i confini in Europa sarà molto, molto alto... siamo pronti ad utilizzare le sanzioni più severe, anche più severe che nel 2014", ha detto Kofod.

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L'Unione europea, d'accordo con gli Stati Uniti, ha imposto sanzioni economiche contro la Russia nel luglio 2014, colpendo i settori dell'energia, bancario e della difesa, dopo l'annessione della penisola di Crimea da parte di Mosca.

Negli Usa, i democratici hanno svelato un piano per punire eventualmente i funzionari, i leader militari e gli istituti bancari russi.

Ma il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato Europa e Usa a pensare con attenzione alle sanzioni, evidenziando le difficoltà nel concordare un approccio congiunto.

Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ha detto che tutte le opzioni sono sul tavolo.

Ma Schallenberg ha anche ricordato che l'Austria importa il 40% del proprio gas dalla Russia, per poi aggiungere, rispondendo ad una domanda sulle potenziali sanzioni contro il gasdotto Nord Stream 2, che sanzionare qualcosa di non ancora operativo non è una minaccia credibile.

"Siamo qui per fare tutto quello che possiamo per impedire che scoppi una guerra", ha detto il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)