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Unicredit: analisti tutti bullish in attesa che parta l'aumento

Ancora una seduta in rosso per Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che perde terreno per la seconda giornata consecutiva, scendendo in controtendenza rispetto al mercato e alla maggior parte degli altri titoli del settore bancario. Il titolo, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un calo di oltre un punto e mezzo percentuale, quest'oggi ha provato invano a risalire la china, ma dopo un massimo a 26,4 euro si è mosso a passo di gambero.
Negli ultimi minuti Unicredit viene scambiato a 25,77 euro, con un calo dell'1,49% oltre 6,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora.

I termini dell'aumento di capitale da 13 mld di euro

Il titolo cede terreno alla vigilia dell'aumento di capitale da 13 miliardi di euro ch prenderà il via lunedì prossimo. I diritti saranno quotati in Borsa tra il 6 e il 17 febbraio e potranno essere esercitati fino al 23 febbraio.
Il prezzo di sottoscrizione è stato fissato a 8,09 euro e questo valore implica uno sconto del 38% sul Terp e la ricapitalizzazione sarà realizzata con diritto di opzione in ragione di 13 nuove azioni ordinarie ogni 5 ordinarie o di risparmio possedute.

Le strategie delle banche d'affari sul titolo

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In attesa che prenda il via l'aumento di capitale, gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish su Unicredit, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 34,9 euro.

A scommettere sul titolo è anche Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che lo ha confermato nella sua conviction buy list, con un target price rivisto al ribasso da 38 a 33,5 euro. La banca americana ritiene che la ricapitalizzazione permetterà ad Unicredit di finanziare una grande riserva per i crediti non performanti, con una copertura che salirà di conseguenza a livelli superiori a quelli dei concorrenti, ma anche su soglie tali che permettano di effettuare grandi cessioni.

Il bilancio di Unicredit inoltre potrà trarre beneficio dal taglio dei costi e in ragione delle condizioni dell'aumento di capitale gli analisti di Goldman Sachs hanno deciso di aggiornare le loro stime sull'utile per azione del gruppo.

Un invito all'acquisto giunge anche da Banca Akros che ha reiterato il rating "buy" sul titolo, tagliando però il fair value da 37 a 32 euro. Quest'ultima mossa è stata decisa in seguito allo sconto sul Terp, pari al 38%, un livello superiore al 25% pronosticato da Banca Akros.

Secondo gli analisti di Icbpi lo sconto sul Terp è solo leggermente più alto delle ipotesi circolate sulla stampa nel corso delle ultime settimane. Gli esperti rammentano però che lo sconto sull'emissione è una variabile che non influisce in alcun modo sulle decisioni degli azionisti che piuttosto dovrebbero valutare motivazioni e progetti che sottendono l'aumento di capitale di Unicredit.
In attesa che prenda il via l'operazione anche gli analisti di Icbpi mantengono una view positiva sul titolo, ribadendo la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 29 euro.

Infine, sempre su Unicredit oggi Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) ha diffuso una breve nota nella quale spiega che a suo avviso il target di un Common Equity Tier 1 fully loaded di oltre il 12,5% nel 2019 sia conservativo rispetto a quello dei competitors. Questo secondo gli analisti dovrebbe permettere in tempi brevi un aumento del pay-out che nel 2019 è atteso nell'ordine del 50% da Morgan Stanley, contro il 20% indicato nel piano industriale di Unicredit.

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