UniCredit conferma target 2019, impegno Italia malgrado annuncio riduzione Btp
MILANO (Reuters) - UniCredit conferma i target al 2019 dopo i conti del primo trimestre e ribadisce il suo impegno verso l'Italia nonostante le misure annunciate martedì volte a ridurre l'esposizione verso alcuni asset del paese.
La banca, che a dicembre presenterà il nuovo piano strategico al 2023, ha annunciato martedì una serie di misure finanziarie tra cui il collocamento del 17% di FinecoBank e l'allineamento del portafoglio di titoli di stato italiani a quelli delle altre banche.
"Voglio sottolineare che il nostro impegno sull'Italia non è mai stato così forte", ha detto il Ceo Jean Pierre Mustier in un briefing sui conti del primo trimestre, ricordando che gli impieghi a clienti italiani sono cresciuti del 4,4% e una serie di iniziative a favore delle piccole e medie imprese italiane.
Mustier non ha commentato come d'abitudine "rumors o speculazioni" su possibili operazioni cross-border con altre banche. Secondo quanto riferito nelle scorse settimane da alcune fonti, UniCredit potrebbe essere interessata a un merger con Commerzbank dopo il fallimento delle trattative con Deutsche Bank.
"Siamo fieri di essere una banca europea con quartier generale in Italia e quotata in Italia", ha poi aggiunto.
Mustier ha detto che la banca a fine marzo ha 54 miliardi di Btp e vuole ridurre questa esposizione non attraverso la vendita ma non rinnovando a scadenza.
Per quanto riguarda i conti del primo trimestre, la banca ha battuto le attese con un utile netto contabile di 1,39 miliardi in crescita del 24,7% su base annua.
UniCredit conferma i target al 2019 per i ricavi a 19,8 miliardi, l'utile netto a 4,7 miliardi, il rote sopra 9% e il CET1 tra 12 e 12,5%.
I ricavi sono scesi del 3% su base annua a 4,95 miliardi, leggermente sopra le attese: le commissioni sono scese su base annua del 5,3%, mentre il margine di interesse è a 2,65 miliardi (+0,7% su anno).
Il Cet1 ratio è al 12,25%, mentre il buffer MDA che misura l'ammontare massimo distribuibile di utili, è a 219 punti base.
Nel primo trimestre il rapporto tra crediti deteriorati lordi e il totale dei crediti è sceso al 7,6%. Calcolato soltanto sul portafoglio 'core' è al 4,1%.
"Ci aspettiamo che il titolo salga grazie ai solidi risultati", scrivono gli analisti di Jefferies, sottolineando che la pressione sul lato ricavi è stata controbilanciata da accantonamenti migliori delle attese.
(Gianluca Semeraro)
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