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Unicredit sotto stress. Cosa aspettarsi dai conti trimestrali

Non si arresta l'ondata ribassista sui titoli del settore bancario tra i quali guardiamo in particolare quest'oggi a Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) . Il titolo, che perde terreno per la terza seduta consecutiva, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un ribasso di oltre tre punti e mezzo percentuali, accusa una flessione ancora più pesante oggi. Mentre scriviamo Unicredit passa di mano a 3,082 euro, con un affondo del 5,17% e oltre 75 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi, pari a circa 94 milioni di pezzi.

Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) stime del consensus sui conti del primo trimestre

Esattamente tra una settimana, martedì prossimo, Unicredit alzerà il velo sui conti del primo trimestre di quest'anno, per i quali si prevede una performance in flessione rispetto allo stesso periodo del 2015. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) dettaglio il consensus stima per i primi tre mesi di quest'anno un utile netto pari a 379 milioni di euro, rispetto ai 512 milioni del primo trimestre 2015, mentre il margine di intermediazione è atteso in contrazione da 5,75 a 5,42 miliardi di euro e il risultato di gestione dovrebbe attestarsi a 1,21 miliardi di euro.

I ricavi sono visti a 5,611 miliardi di euro, rispetto ai 5,936 miliardi dell'analogo periodo del 2015 e gli accantonamenti netti dovrebbero essere pari a 1,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto agli 1,244 milioni del primo trimestre dello scorso anno.

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Le previsioni di Icbpi

Con riferimento ai conti del primo trimestre di quest'anno, gli analisti di Icbpi si aspettano un utile netto pari a 261 milioni di euro, con una previsione nella parte bassa del consensus, mentre le stime sulle principali componenti "core" sono allineate alle previsioni medie di mercato.

Le indicazioni di Icbpi si differenziano maggiormente con riferimento agli accantonamenti a rischi e oneri, attesi a 84 milioni di euro, e ai costi di integrazione, che gli analisti vedono in rialzo di 49 milioni di euro.

In attesa dei dati ufficiali, gli analisti di Icbpi mantengono una view positiva su Unicredit, con una raccomandazione "buy" per ragioni di valutazione, ma questo non ha impedito di rivedere al ribasso il prezzo obiettivo da 6,6 a 5,6 euro. Una mossa quest'ultima decisa in conseguenza dei parametri di mercato correnti e della rivisitazione verso il basso delle stime di utile netto con riferimento ai prossimi due anni.

Le attese di Kepler Cheuvreux

A caldeggiare l'acquisto di Unicredit sono anche i colleghi di Kepler Cheuvreux che però fissano un target price più basso rispetto a quello di Icbpi a 4,8 euro.

Il broker si aspetta per la banca un primo trimestre condizionato da fattori straordinari negativi, e in particolare stimano un utile netto in calo a 326 milioni di euro, rispetto ai 512 milioni dei primi tre mesi del 2015.

Anche in vista di ciò Kepler Cheuvreux ha deciso di rivedere al ribasso le stime di utile netto riferite all'intero 2016, tagliandole di circa il 13% a 1,2 miliardi di euro.

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