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Usa chiede a Cina, Giappone e altri di considerare apertura riserve petrolio - fonti

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Roma, durante il summit dei leader del G20

WASHINGTON (Reuters) - L'amministrazione Biden ha chiesto ad alcuni dei maggiori consumatori di petrolio al mondo - tra cui Cina, Giappone e India - di prendere in considerazione la possibilità di mettere sul mercato le proprie riserve di greggio in uno sforzo coordinato per abbassare i prezzi globali dell'energia, secondo diverse persone a conoscenza della questione.

L'insolita richiesta giunge mentre il presidente Joe Biden tenta di respingere la pressione politica legata alla crescita dei prezzi del carburante e di altri costi per i consumatori, dovuta a un rimbalzo nell'attività economica dai minimi cui si era giunti durante la pandemia.

La mossa di Biden riflette anche la frustrazione statunitense nei confronti dei membri dell'Opec+, che hanno lasciato cadere le ripetute richieste di Washington di accelerare gli incrementi alla produzione.

"Parliamo del simbolismo che deriva dai più grandi consumatori del mondo che mandano un messaggio all'Opec dicendo: dovete cambiare atteggiamento", ha detto una delle fonti.

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In Asia, dove la Cina ha già detto che sta lavorando per mettere a disposizione greggio, i prezzi del petrolio hanno esteso le perdite innescate dalla richiesta Usa, dopo essersi fermati ieri un po' più sotto i massimi di sette anni toccati a inizio ottobre.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)