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Veneto Banca, perquisizioni in sede, indagati Consoli e Trinca

MILANO/ROMA (Reuters) - La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni nella sede legale e amministrativa di Veneto Banca a Montebelluna, in provincia di Treviso, e in altre abitazioni di persone legate alla banca, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Roma con l'ipotesi di reato di ostacolo delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. E' quanto comunica in una nota la Finanza, precisando che le perquisizioni sono in corso anche nei domicili di 16 soci della banca che "nel tempo, sono risultati destinatari di ingenti finanziamenti" e nelle residenze dell'ex AD e ora direttore generale, Vincenzo Consoli, e dell'ex presidente, Flavio Trinca. Questi ultimi sono indagati nell'inchiesta dei magistrati romani, come riferisce una fonte vicina alla situazione. In una nota, il presidente dell'istituto di credito, Francesco Favotto, ha detto che "Veneto Banca ripone piena fiducia nell'operato della magistratura e della Guardia di Finanza e garantisce la massima disponibilità a collaborare con le autorità, nelle modalità più opportune". Non è stato possibile avere un commento da Trinca. Secondo una fonte giudiziaria, le indagini stanno cercando di fare luce sul tipo di rapporti tra l'istituto e i clienti e di capire se in alcuni casi i crediti concessi siano poi serviti ad acquistare quote della banca. All'origine dell'indagine, sempre secondo quanto riferito dalla fonte giudiziaria, "c'è una approfondita ispezione di Bankitalia conclusasi con un rapporto trasmesso anche alla magistratura" da cui emerge che "il portafoglio crediti [della banca] si è deprezzato, ma non è stato svalutato di quanto avrebbe dovuto essere. Cioè ci sarebbero perdite maggiori di quanto indicato". La competenza delle indagini è della procura capitolina dato che i magistrati romani ritengono che a Bankitalia siano state fornite imformazioni non adeguate e non corrispondenti al vero al fine di ostacolare le indagini dell'istituto centrale. Secondo la fonte giudiziaria inoltre, la vicenda è "pre-esistente e non è meccanicamente collegabile" alla inchiesta condotta sempre della procura di Roma sulle banche popolari. Nell'agosto 2014 Bankitalia ha imposto sanzioni pecuniarie ad alcuni componenti ed ex componenti del cda di Veneto Banca, tra cui Consoli e Trinca. Tra le irregolarità rilevate, come indica il bollettino di via Nazionale, "carenze nell'organizzazione e nei controlli interni" e "inosservanza delle disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione", nonché "carenze nel processo del credito" da parte di componenti ed ex componenti il Consiglio di amministrazione, oltre a "non corrette segnalazioni all'organo di vigilanza di posizioni anomale e previsioni di perdite da parte di componenti ed ex componenti il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale". (Massimiliano Di Giorgio, Sara Rossi) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia