Venezuela, ancora scontri, bilancio morti sale a sei
CARACAS (Reuters) - Le forze di sicurezza e i manifestanti si sono scontrati per le strade in diverse zone del Venezuela e un sostenitore del presidente socialista Nicolas Maduro è stato ucciso, sesta vittima in poco più di una settimana di violenze. Maduro ha detto che "proiettili fascisti" hanno ucciso Alexis Martinez, fratello di un deputato socialista, a Barquisimeto. Si sono registrate decine di feriti e di arresti da quando le violenze sono iniziate otto giorni fa, la più grave rivolta da quando Maduro è stato eletto nell'aprile scorso. I manifestanti, per la maggior parte studenti, vogliono che Maduro si dimetta e accusano il suo governo di crimini violenti, alta inflazione, penuria di beni e presunta repressione degli oppositori. Ieri gli scontri più duri si sono registrati negli stati andini di Tachira e Merida, mentre mercoledì notte è stata Caracas a vedere uno dei peggiori picchi di violenza da quando le proteste sono iniziate. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia