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Wall Street col vento in poppa: 3 titoli con cui approfittarne

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sugli indici azionari americani e su alcuni titoli Usa.

Nella seduta di ieri il Dow Jones e l'S&P500 hanno aggiornato i loro massimi storici, mentre il Nasdaq Composite ha recuperato terreno dopo le vendite della vigilia. Come valuta l'attuale situazione a Wall Street e cosa si aspetta nel breve?

Nella seduta di mercoledì c'è stata più incertezza per l'high-tech, con il Nasdaq Composite che ha perso terreno, salvo poi recuperare posizioni ieri. La mia idea è che il listino tecnologico possa accodarsi al Dow Jones e all'S&p500 riprendendo la via dei guadagni verso i massimi.

L'S&P500 continua ad aggiornare i suoi record storici, segnalando che ora l'indice presenta tre supporti in progressione: uno a 2.624 punti, un altro a 2.595 punti e il terzo a 2.556 punti.
L'impostazione è indubbiamente positiva e credo che nell'arco di una settimana l'S&P500 potrà raggiungere la soglia dei 2.700 punti, a patto che dal fronte macro continuino a giungere indicazioni positive e non vi siano cattive notizie relativamente alla riforma fiscale dell'amministrazione Trump.

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Non è facile ora indicare un livello per un ingresso long, ma se oggi l'S&P500 dovesse violare i massimi di ieri si potrà intervenire perchè sarà probabile una prosecuzione del rialzo.

Nelle ultime sedute si sta mostrando più tonico degli altri il Dow Jones che ha un primo supporto di contenimento a 23.841 e un secondo a 23.219 punti e un terzo in area 22.400.

La view resta positiva anche su questo indice non c'è nulla che possa darci un segnale negativo. Mi aspetto che il Dow Jones possa spingersi verso i 25.000 punti e, come indicato per l'S&P500, per un ingresso long prendiamo come livello la rottura dei massimi di ieri.

Anche per il Nasdaq Composite il trend è rialzista e anche in occasione della discesa di mercoledì scorso è stato tenuto il supporto a 6.797 punti. Sotto questo livello troviamo un altro sostegno a 6.652 punti, al di sotto del quale si aprono le porte per i 6.459 punti, supporto che ha funzionato come resistenza tra luglio e settembre.

Abbiamo un range di prezzo tra i 6.797 e i massimi storici con una resistenza a 6,907 punti. La candela di ieri, pur non avendo molti volumi, è stata positiva e penso che il Nasdaq Composite possa seguire l'andamento degli altri indici.
In caso di rottura dei 6.907 punti si apriranno le porte per i 7.200 punti.

Kroger ieri ha messo a segno un bel rally dopo la diffusione dei conti trimestrali. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Per Kroger prenderei in considerazione i minimi di ieri in area 25,5 dollari per un ingresso short, con primo target a 24,33 dollari dove sarà chiuso il gap-up lasciato ieri e se la discesa dovesse proseguire si guarderà ai 22,47 dollari, ma non credo che tale livello possa essere raggiunto a breve.

Al rialzo si potrà intervenire a 27,25 euro, ma abbiamo subito i 28,5 dollari, corrispondenti ai minimi segnati tra marzo e giugno scorsi. Se l'area dei 28,5 dollari dovesse tenere, il titolo potrà tornare al ribasso, mentre in caso di rottura rialzista la salita potrà proseguire verso i 30,45 dollari, resistenza che aveva contenuto la congestione verificatasi tra marzo e giugno scorsi, oltre la quale avremo un target a 34 dollari.

Ci sono altri titoli interessanti che sta seguendo a Wall Street?

Segnalo Aetna che è congestione da fine ottobre tra i 170,18 e i 184,7 dollari. Ieri il titolo ha provato a sfondare quest'ultimo livello, salvo poi riportarsi al di sotto dello stesso. Il titolo è in rialzo dal 2009 con piccoli ritracciamenti e visto che ieri ha tentato di sfondare la resistenza, la prossima resistenza potrebbe anche rompere i 184,7 dollari, con primo target in area 200 dollari.

Non è da escludere che questa soglia venga anche superata, visto che in precedenza Aetna (NYSE: AET - notizie) ha dato vita a dei movimenti al rialzo molto accentuati anche in una sola sessione.
In caso di ritracciamento abbiamo un supporto a 170,18 dollari, sotto cui si guarderà ai 160,44 dollari, livello che ha contenuto le quotazioni tra luglio e ottobre scorso.

Uno sguardo anche a Micron Technology (Francoforte: 869020 - notizie) che nelle ultime due sedute ha subito una pesante battuta d'arresto, fermandosi ieri esattamente su un supporto. Al di sotto dei 42,4/42,3 dollari abbiamo un altro sostegno a 39,99 dollari, sotto cui il titolo potrebbe arrivare fino ai 35,74 dollari prima e ai 32 dollaro in seguito.

La mia idea è che l'area dei 42,4/42,3 dollari potrà frenare la discesa del titolo, anche alla luce dell'andamento positivo degli indici che di solito Micron Technology segue.
In caso di ripresa per un ingresso long attenderei ai 45,33 dollari, con primo target a 48,11 dollari e un secondo obiettivo sui massimi a 49,9 dollari, area da monitorare per un'uscita dalla posizione long.
In caso di rottura dei 49,9 dollari Micron Technology potrà essere mantenuto in portafoglio puntando ai 53/54 dollari.

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