A Wall Street c'è voglia di recupero. Focus su dati macro

La flessione delle ultime sedute dovrebbe lasciare il posto ad un ritorno degli acquisti sulla piazza azionaria americana, secondo quanto anticipato dai futures sui principali indici. Il contratto sull'S&P500 sale dello 0,22%, seguito da quello sul Nasdaq100 che avanza dello 0,17%.

Sul fronte macro ha deluso l'aggiornamento fornito dalla stima ADP da cui si è appreso che nel mese di settembre sono stati creati 154.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato, in frenata rispetto alla rilevazione precedente rivista da 177mila 175mila unità. Il dato odierno ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad una flessione meno marcata a 165mila unità.

Meglio del previsto la bilancia commerciale che ad agosto ha mostrato un deficit pari a 40,73 miliardi di dollari, in peggioramento rispetto alla lettura precedente rivista da 39,47 a 39,55 miliardi di dollari. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che stimavano un rosso pari a 41,4 miliardi di dollari.

Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro e si tratta del dato finale dell'indice PMI servizi che a settembre dovrebbe salire da 51 a 51,9 punti, mentre l'indice ISM servizi di settembre è visto in aumento da 51,4 a 53 punti.
Gli ordini all'industria di agosto dovrebbe mostrare una variazione negativa dello 0,4% rispetto al rialzo dell'1,9% precedente.

In agenda un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, oltre al quale prenderà la parola anche Neel Kashkari, a capo della Fed di Minneapolis, ed è previsto anche un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond.

Sul fronte valutario intanto il dollaro avanza ancora nei confronti dello yen e si spinge sopra quota 103, mentre perde leggermente terreno rispetto all'euro che viene fotografato a 1,121.
In rialzo il petrolio che si spinge in direzione dei 50 dollari al barile, passando di mano precisamente a 49,6 dollari, mentre tenta un lieve recupero l'oro che si riporta al di sopra dei 1.273,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Constellation Brands (Francoforte: 871918 - notizie) che ha chiuso il secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso con un utile netto in rialzo del 17% a 359 milioni di dollari. Al netto delle voci straordinarie l'utile per azione è stato pari a 1,77 dollari, al di sopra degli 1,65 previsti dagli analisti.

I ricavi sono aumentati del 17% a 2,02 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le attese fissate a 1,96 miliardi.
Da segnalare che Constellation Brands ha rivisto al rialzo le stime relative all'utile dell'intero esercizio a 6,3-6,45 dollari.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo Monsanto (Amburgo: 1132157.HM - notizie) che alzerà il velo sui conti degli ultimi tre mesi dopo la chiusura di Wall Street.

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