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Wall Street non è in pericolo per ora: i titoli da tradare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sugli indici azionari americani e su alcuni titoli Usa.

Il mercato azionario americano ha perso terreno rispetto alla scorsa settimana, con il Nasdaq Composite che ha mostrato una buona tenuta rispetto al Dow Jones e all'S&P500. Sta cambiando qualcosa a Wall Street?

Sicuramente l'escalation delle tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti ha portato un po' gli indici a flettere, ma al momento non vedo pericoli di un crollo dell'azionario.
Il Nasdaq Composite, come da lei segnalato, è rimasto nella sua congestione senza registrare particolari movimenti, mentre l'S&P500 è sceso fino ai 2.328 punti per poi rimbalzare, e il Dow Jones è sceso al test di un supporto, la cui violazione potrebbe portare ulteriori ribassi.

Per l'S&P500 valuterei un ingresso long a 2.360 punti, puntando ai massimi a 2.400, mentre per un'operatività al ribasso attenderei la violazione dei 2.322 punti, con target a 2.300/2.280 punti. Fino a quando l'indice S&P500 si manterrà tra i 2.322 e i 2.360 punti mi asterrò da qualsiasi operatività, vista l'alternanza di sedute positive e negative che non lascia spazio ad una precisa direzionalità.

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Il Dow Jones ha messo sotto pressione il supporto dei 20.414 punti, rotto il quale scivolerà verso il basso in direzione di area 20.000. In caso di recuperi consiglio di valutare un long in area 20.750, con obiettivo a 21.000 punti prima e a 21.250 in un secondo momento.

Infine, per il Nasdaq Composite l'analisi non cambia rispetto a quella della scorsa settimana. Se l'indice si spingerà oltre i 5.933 punti si potrà valutare un long con target a 6.100 punti, mentre in caso contrario segnalo un supporto a 5.769 punti, la cui violazione potrebbe spingere il Nasdaq Composite verso i 5.665 punti.

In generale la mia view è neutrale sul mercato azionario americano e al momento non entrerei se non al ribasso sul Dow Jones in caso di violazione del supporto a 20.414 punti.
Non mi aspetto in ogni caso un crollo delle quotazioni, ricordando che prima di Pasqua c'è stata una chiusura rialzista, cui ha fatto seguito lunedì scorso un ritorno di debolezza che si è rivelata contenuta malgrado le tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti.
Lo scenario si conferma tranquillo, salvo eventi esogeni che dovessero sconvolgere il quadro attuale.

Quali sono i titoli che a suo avviso offrono spunti interessanti in questa fase?

Partiamo da Berkshire Hathaway (Sao Paolo: BERK34.SA - notizie) , la holding di Warren Buffet, che, malgrado l'indice abbia retto abbastanza bene le ultime tensioni, ha perso terreno. Le quotazioni hanno vissuto tutto il mese di marzo al ribasso e anche ad aprile sembra non trovare spunti per risalire la china.
Nell'ultima seduta Berkshire Hathaway si è avvicinato ai minimi del trend ribassista che rappresentano anche un supporto toccato precedentemente in diverse occasioni.

La violazione di questo sostegno a 162,76 dollari, potrebbe far scivolare i corsi verso i 158 dollari. Mi aspetto che questo livello venga raggiunto, ma nel caso in cui il titolo dovesse trovare la forza per cambiare rotta, si potrebbe valutare un acquisto a 164 dollari, pur ricordando che tra i 164 e i 168 dollari c'è stata una fase di accumulo, per cui il recupero potrebbe fermarsi anche prima del raggiungimento del target a 164 dollari.
Entrerei al rialzo con più tranquillità al superamento dei 168 dollari, con obiettivo i 174 dollari.

Tra i titoli del Dow Jones segnalo Visa (Xetra: A0NC7B - notizie) che ha tentato la violazione del massimo segnato il 4 aprile, ma senza successo. Il titolo potrebbe tornare verso gli 88 dollari, supporto della congestione creatasi tra marzo e aprile, ma c'è da dire che la violazione dei 90 dollari potrebbe favorire un allungo in direzione dei 92 dollari.
Acquisterei il titolo alla violazione dei 90 dollari, mentre mi posizionerei al ribasso su rottura degli 88 dollari e precisamente degli 87,2 dollari, con target a 85 dollari, senza escludere obiettivi successivi a 84 e 83 dollari.

Infine, tra i titoli del Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) parliamo di Lexicon Pharmaceuticals (Francoforte: LX31.F - notizie) che solitamente è piuttosto volatile anche durante le fasi di congestione. Per questo titolo possiamo individuare un supporto a 14,5 dollari e una resistenza a 15,2 dollari.

Dal mio punto di vista quest'ultimo è un ottimo livello per entrare long, visto che il titolo recentemente tra marzo e aprile ha creato un doppio minimo, in seguito è salito e ha rotto dei massimi che stanno a 14,82 euro.

Ora sta dando vita ad un pull-back e in caso di rottura degli ultimi massimi a 15,2 euro il titolo potrebbe spingersi fino a 16/16,5 dollari.
In caso contrario con la violazione dei 14,5 dollari si potrebbe assistere ad una discesa verso i minimi a 13,5 dollari.

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