Wall Street prova a risalire: il focus resta su Trump

Le vendite di ieri, che hanno colpito in particolare il settore high-tech, dovrebbero essere seguite quest'oggi da un tentativo di recupero da parte della piazza azionaria americana. I futures sui principali indici viaggiano al di sopra della parità e vedono il contratto sull'S&P500 in rialzo dello 0,1%, seguito da quello sul Nasdaq100 che avanza dello 0,39%.

L'attenzione degli investitori continua ad essere rivolta a Trump dopo lo scioglimento dei forum economici, evento che ha portato ad incrementare i dubbi sull'agenda politica del presidente.
Sul fronte macro Usa è previsto un solo aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi e si tratta del dato preliminare della fiducia Michigan che ad agosto è atteso a 94 punti, in rialzo rispetto ai 93,4 punti della versione definitiva di luglio.
In agenda un discorso di Robert Kaplan, presidente della Fed di Dallas.

Dando uno sguardo al mercato delle valute si segnala il dollaro in arretramento rispetto allo yen, con un cambio fotografato in area 109, ma il biglietto verde perde terreno anche nei confronti dell'euro che sale in direzione di quota 1,174.
Poco mosso il petrolio che si mantiene a ridosso dei valori del close di ieri poco oltre i 47 dollari al barile, mentre si si spinge in avanti con più convinzione l'oro che sale a quota 1.295 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Foot Locker (NYSE: FL - notizie) che nel pre-mercato affonda di circa il 20% sulla scia della deludente trimestrale. Il gruppo ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto pari a 51 milioni di dollari, riportando un risultato per azione di 0,39 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato scende a 0,62 dollari, ben al di sotto dei 91 cents messi in conto dal mercato.

I ricavi sono stati pari a 1,7 miliardi di dollari, deludendo anche in questo caso le previsioni che puntavano ad un fatturato più robusto a 1,8 miliardi di dollari. Le vendite same-store di Foot Locker sono calate del 6%, contro la previsione di una crescita dell'1,7%.

Da seguire anche Deere & Co (Amburgo: 924235.HM - notizie) . che ha chiuso il terzo trimestre dell'esercizio fiscale in corso con un utile netto in rialzo a 641,8 milioni di dollari, con un risultato per azionari pari a 1,97 dollari, al di sopra degli 1,91 dollari previsti dagli analisti.

A deludere i ricavi che sono saliti da 6,72 a 7,808 miliardi di dollari, al di sotto però dei 7,9 miliardi attesi dal mercato.
Con riferimento all'esercizio in corso Deere & Co. prevede di realizzare vendite in crescita dell'11% e un utile netto pari a 2,075 miliardi di dollari.

Infine, segnaliamo Gap che nel secondo trimestre ha riportato un utile per azione pari a 0,58 dollari, superiore ai 52 cents del consensus, mentre i ricavi sono stati pari a 3,799 miliardi di dollari, poco oltre i 3,77 miliardi attesi dal mercato.

Gap ha rivisto al rialzo le stime sull'utile per l'intero esercizio, prevedendo ora un eps compreso tra 2,02 e 2,1 dollari, rispetto al range indicato in precedenza pari a 1,95-2,05 dollari.

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