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Wall Street resiste alla Corea del Nord e guarda ai dati macro

L'ultima seduta della settimana dovrebbe partire nel segno della cautela per la piazza azionaria americana, stando a quando anticipato dai futures sui principali indici. Il contratto sull'S&P500 cede lo 0,11%, seguito da quello sul Nasdaq100 che mostra un frazionale calo dello 0,13%.
Il lancio di un nuovo missile balistico da parte della Corea del Nord non sta avendo particolare impatto sui mercati, ma gli investitori si muovono con prudenza anche alla luce di alcuni dati macro in chiaroscuro.

Ad agosto l'indice New York Empire State Manufacturing, che misura l'andamento dell'attività manifatturiera nell'omonima area, si è attestato a 24,4 punti, in calo rispetto ai 25,2 di luglio. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsto visto che il mercato si aspetta un ribasso più marcato a 20,5 punti.

A deludere invece le vendite al dettaglio che, sempre ad agosto, hanno evidenziato una variazione negativa dello 0,2%, in calo rispetto alla lettura di luglio rivista al ribasso da +0,6% a +0,3%. L'indicazione odierna ha deluso le attese degli analisti che puntavano ad un rialzo dello 0,4%.

Al netto della componente auto si è avuto un progresso dello 0,2%, in frenata rispetto al dato di luglio ritoccato al ribasso da +0,5% a +0,4%. Anche in questo caso la rilevazione odierna si è attestata al di sotto delle previsioni che indicavano un rialzo dello 0,4%.

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Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro che saranno diffusi prima e dopo l'avvio degli scambi a Wall Street. Si tratta della produzione industriale per la quale ad agosto le stime parlano di un rialzo dello 0,4% dopo lo 0,2% di luglio, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe salire dal 76,7% al 76,9%.
In agenda anche le scorte delle imprese che a luglio sono viste in positivo dello 0,3% dallo 0,5% di giugno, mentre il dato preliminare della fiducia Michigan a settembre è atteso a 95,1 punti dai 96,8 della versione definitiva di agosto.

Intanto sul fronte valutario il dollaro si conferma in deciso rialzo nei confronti dello yen, passando di mano poco oltre quota 111, mentre il biglietto verde arretra rispetto all'euro che si spinge in avanti in area 1,196.
Poco mosso il petrolio che si mantiene appena sotto i valori del close di ieri dopo aver tentato un allungo in area 50 dollari al barile, mentre le vendite colpiscono l'oro che scende al di sotto dei 1.324 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Oracle (NYSE: ORCL - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del primo trimestre dell'esercizio 2017-2018, archiviato con un utile netto in rialzo del 21% a 2,21 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 0,52 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,62 dollari, poco oltre i 60 cents previsti dagli analisti.

I ricavi sono saliti del 7% a 9,19 miliardi di dollari, superando anche in questo caso le stime del mercato fissate a 9,03 miliardi.
A deludere l'outlook per il trimestre in corso per il quale Oracle prevede di realizzare un utile per azione compreso tra 0,64 e 0,68 dollari che si confronta con gli 0,68 dollari messi in conto dal consensus.

Sotto i riflettori anche DowDuPont su cui Jp Morgan ha deciso di avviare la copertura con una raccomandazione "overweight" e un prezzo obiettivo a 80 dollari.

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