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A Wall Street resta di scena l'ottimismo

A Wall Street resta di scena l'ottimismo

Non scema l'ottimismo sulla piazza azionaria americana che dopo la chiusura positiva di ieri si candida ad un altro avvio in salita. I futures sui principali indici viaggiano tutti al di sopra della parità e in particolare il contratto sull'S&P500 avanza dello 0,47%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che si apprezza dello 0,67%.

Il mercato mantiene una buona intonazione malgrado le deludenti indicazioni arrivate dal fronte macro. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) mese di marzo i prezzi alla produzione hanno evidenziato una variazione negativa dello 0,1%, in lieve recupero rispetto al calo dello 0,2%, ma al di sotto delle attese degli analisti che puntavano ad un rialzo dello 0,2%.
La versione "core", depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, è scesa dello 0,1%, rispetto alla lettura invariata di febbraio e sotto le previsioni del mercato che si aspettava un incremento dello 0,1%.

Sempre a marzo le vendite al dettaglio hanno evidenziato un calo dello 0,3%, in flessione rispetto alla lettura precedente rivista al rialzo da -0,1% a 0. Il dato ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad un rialzo dello 0,1%.
Al netto della componente auto il dato è salito dello 0,2%, in crescita rispetto alla lettura di febbraio rivista verso l'alto da -0,1% a 0, rispetto le attese della comunità finanziaria.

In agenda anche le scorte delle imprese che a febbraio sono viste sulla parità in frenata rispetto al rialzo dello 0,1% precedente.
Un'ora dopo l'avvio degli scambi si guarderà ai prezzi del petrolio visto che sarà diffuso il report sulle scorte strategiche da parte del Dipartimento dell'energia.
Due ore prima dell'avvio di Wall Street sarà diffuso il Beige Book, il tradizionale report della Fed sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce.

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Intanto il dollaro continua a recuperare terreno nei confronti dello yen salendo verso quota 109,2, ma il biglietto verde risale la china anche rispetto all'euro che scende in area 1,131.
Tra le commodities è sostanzialmente stabile il petrolio che si mantiene a ridosso dei 41,5 dollari al barile, mentre l'oro innesta la retromarcia e scende verso i 1.245 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli segnaliamo JP Morgan che ha diffuso i risultati del primo trimestre di quest'anno, archiviato con un utile netto in calo del 6,7% a 5,52 miliardi d dollari, con un risultato per azione pari a 1,35 dollari, al di sopra degli 1,26 messi in conto dagli analisti.

I ricavi hanno riportato una flessione del 3% a 24,08 miliardi di dollari, attestandosi al di sopra delle previsioni del mercato che aveva stimato un dato pari a 23,4 miliardi di dollari.

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