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A Wall Street torna di scena qualche acquisto prima della Fed

A Wall Street torna di scena qualche acquisto prima della Fed

L'andamento negativo e incerto delle ultime sedute dovrebbe lasciare il posto quest'oggi ad un tentativo di recupero da parte della piazza azionaria americana. I futures sui principali indici viaggiano tutti in positivo e vedono il contratto sull'S&p500 in rialzo dello 0,2%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che avanza dello 0,29%.

A riportare il buonumore contribuiscono anche le positive indicazioni arrivate dal mercato del lavoro visto che dalla stima ADP si è appreso che nel mese di gennaio il numero di nuovi occupati nel settore privato è stato pari a 246mila unità, in deciso rialzo rispetto alla lettura precedente rivista leggermente al ribasso da 153mila a 151mila unità.

L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un incremento meno marcato a 162mila unità.

C'è attesa per altri aggiornamenti macro, quali il dato finale dell'indice PMI manifatturiero di gennaio che dovrebbe confermare la lettura preliminare a 55,1 punti dai 54,3 di dicembre, mentre l'indice ISM manifatturiero di gennaio è atteso in rialzo da 54,7 a 55 punti. Per le spese per costruzioni a dicembre le previsioni parlano di una variazione positiva dello 0,3%, in frenata rispetto allo 0,9% precedente.

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Due ore prima della chiusura di Wall Street è atteso il verdetto della Fed sui tassi di interesse, destinati a rimanere fermi nel range tra lo 0,5% e lo 0,75%.

Intanto sul fronte valutario il dollaro recupera a grandi passi nei confronti dello yen spingendosi in area 113,5, ma il biglietto verde scala posizioni anche rispetto all'euro che scende a quota 1,077.
Acquisti sul petrolio che ritorna al di sopra di area 53 dollari in attesa del report sulle scorte strategiche che sarà diffuso un'ora dopo l'avvio degli scambi, mentre l'oro indietreggia verso area 1.206,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del primo trimestre dell'esercizio fiscale in corso, archiviato con un utile netto in calo del 2,7% a 17,9 miliardi di dollari, con un risultato per azione di 3,36 dollari, al di sopra dei 3,22 messi in conto dagli analisti.

In crescita i ricavi che sono saliti del 3,3% raggiungendo il livello record di 78,4 miliardi di dollari, al di sopra dei 77,4 miliardi stimati dal mercato, mentre il margine lordo è sceso dal 40,1% al 38,5%, posizionandosi comunque sopra il consensus pari al 38,4%.

Per il trimestre in corso Apple prevede di realizzare un fatturato tra 51,5 e 53,5 miliardi di dollari, da confrontare con i 53,9 miliardi su cui scommette la comunità finanziaria, mentre il margine lordo è visto tra il 38% e il 39%, rispetto al 38,7% indicato dagli analisti.

Sotto i riflettori anche Altria Group (NYSE: MO - notizie) che negli ultimi tre mesi del 2016 ha registrato un utile per azione pari a 0,68 dollari, appena sopra i 67 cents del consensus.

A mercati chiusi si guarderà ai conti degli ultimi tre mesi di Symantec e di Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un utile per azione pari rispettivamente a 0,28 e a 1,31 dollari.

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