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Zona euro, imprese chiudono secondo trimestre con crescita più lenta

LONDRA (Reuters) - La crescita dell'attività delle imprese nella zona euro ha rallentato a sorpresa verso la fine della prima metà dell'anno in seguito ad un'improvvisa frenata del ritmo di espansione del terziario. L'indice preliminare composito dei direttori acquisti a cura di IHS Markit a giugno è sceso a 55,7 da 56,8 di aprile e maggio, che erano stati i massimi da aprile 2011. Una lettura sopra 50 segnala espansione. Le attese erano per un indice invariato secondo un sondaggio condotto da Reuters. "Al momento non sono troppo preoccupato", ha commentato Chris Williamson, chief business economist di IHS Markit. "Forse stiamo raggiungendo quel livello dove la crescita è stata robusta per diversi mesi e adesso stiamo toccando alcuni massimi in termini di spazio per le aziende di espandere la propria capacità". Secondo Williamson il Pmi suggerisce una crescita del Pil dello 0,7% per il secondo trimestre, maggiore rispetto allo 0,5% previsto in un sondaggio Reuters. Come avvenuto nei precedenti sette mesi, le aziende hanno aumentato i prezzi a giugno anche se ad un ritmo più lento. Sotto le attese l'attività dei servizi con il relativo indice Pmi che arretra a 54,7 da 56,3, ben al di sotto della peggiore previsione raccolta in un sondaggio Reuters fra 40 economisti. Migliore delle stime il settore manifatturiero, con l'indice Pmi relativo ai massimi di oltre sei anni di 57,3 da 57. Il sondaggio Reuters aveva predetto una lettura a 56,8. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia