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Zona euro, Pmi: crescita settore privato frena ma imprese più ottimiste

Un operaio al lavoro in una fabbrica francese. REUTERS/Regis Duvignau (Reuters)

MILANO (Reuters) - La crescita dell'attività del settore privato nella zona euro è stata più debole delle attese a maggio, ma le aziende hanno aumentato le assunzioni di personale al ritmo più sostenuto da quattro anni, a suggerire un maggiore ottimismo. E' quanto emerge dalle indagini congiunturali sui direttori acquisti a cura di Markit, sulla base delle quali vengono elaborati gli indici Pmi (Purchasing Managers'Index), barometro dell'attività economica, di cui sono stati pubblicati le letture flash relative al mese in corso. L'indice Pmi composito, sintesi di manifattura e servizi, ha frenato la crescita a 53,4 da 53,9, risultando più debole delle attese, che erano per una frenata marginale a 53,8. L'indice tuttavia resta oltre la soglia dei 50 punti, segnalando espansione per il ventitreesimo mese consecutivo, compatibile secondo gli economisti di Markit, con una crescita del Pil pari allo 0,4% nel secondo trimestre. Mostra una crescita oltre le attese - la migliore da aprile 2014 - il Pmi manifattura, che si è portato a 52,3 da 52,0 di aprile, a fronte di stime per una lettura stabile a 52,0. Sotto le aspettative, invece, la perfomance dei servizi, che hanno frenato il ritmo di espansione a 53,3 da 54,1 di aprile, mentre la mediana delle stime degli analisti interpellati da Reuters in un sondaggio suggeriva una decelerazione più contenuta a 53,9. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia