Bellissima, divenne in breve tempo la regina della Factory, senza però riuscire a sconfiggere il male di vivere che da sempre l'accompagnava
L'iceberg più grande al mondo, soprannominato dagli scienziati A68, si è sciolto.
La notizia della creazione di una Superlega che comprenderà alcuni dei club più importanti...
"Se hanno censurato qualcosa sull'Italia, è attendibile quello che l'Oms dice sulla Cina dove tutto è nato? Il suo dossier è stato oggetto di tentativi di modifiche, io devo credere in quello che leggo sulla Cina" per quanto riguarda l'origine del coronavirus? A domandare è Massimo Giletti nel corso di Non è l'Arena su La7, a rispondere è Francesco Zambon, ex funzionario dell'Oms che ha denunciato presunte irregolarità sul piano pandemico. "Lei ha ragione a vedere le due vicende paragonate l'una all'altra - replica Zambon -, infatti quella dell'Italia, che è un Paese geopoliticamente non così importante sulla sfera sanitaria, ci aiuta a leggere un po' la situazione cinese. No, io credo che l'Oms non dirà mai la verità sull'origine del virus - sostiene l'ex Oms -, stante così la situazione è impossibile che lo faccia perché non ha potere investigativo, non ha potere sanzionatorio... Abbiamo visto cosa è successo con la missione che c'è stata recentemente in Cina, anche con il rapporto che è uscito con le quattro ipotesi probabili o plausibili sull'origine del virus. Addirittura - aggiunge - Tedros stesso è stato costretto a dire che è necessario avere più informazioni per valutare le varie opzioni". "Come sapete - spiega poi Zambon - c'è un'ipotesi di un passaggio diretto del virus da pipistrello a uomo, poi una seconda ipotesi con ospite intermedio, un'ipotesi su cui premerebbe la Cina in cui il virus sarebbe entrato nel Paese attraverso cibi congelati, e un'ipotesi giudicata come molto improbabile di un incidente di laboratorio, e tra l'altro a Wuhan ci sono molti laboratori che trattano di coronavirus e quindi è un'ipotesi che rimane in campo", conclude.
L'Italia riceverà più dosi di vaccino del previsto nel secondo trimestre del 2021. "Nel secondo trimestre ci sono 6,5 milioni e mezzo di dosi di vaccino in più per l’Italia tra aprile e giugno, in totale sono 54 milioni di dosi. C’è un’accelerazione, è più di 3 volte rispetto a quello che è stato ricevuto nel primo trimestre", dice Thierry Breton, il commissario europeo responsabile della fornitura dei vaccini, a Che tempo che fa. "Ad agosto dello scorso anno nessuno sapeva come avrebbe funzionato un vaccino. Abbiamo firmato una serie di contratti, abbiamo avuto 106 proposte e ne abbiamo scelte 6: 4 vaccini sono stati già approvati, nei prossimi 3 mesi speriamo di avere anche Sanofi. AstraZeneca avrebbe dovuto consegnare 100 milioni di dosi nel primo trimestre e 180 nel secondo, se avessero rispettato gli impegni, le cose sarebbero andate bene", dice senza sbilanciarsi sul rinnovo del contratto con l'azienda anglosvedese. Breton è il 'padre' del passaporto vaccinale europeo, che dovrebbe arrivare a giugno. "Perché vogliamo creare questo certificato digitale da metà o fine giugno? Lo facciamo quando ci sarà un aumento delle persone vaccinate, deve essere un numero di significativo. L'obiettivo della Commissione Ue per la fornitura dei vaccini è avere sufficienti vaccini al 15 luglio, in modo tale che più del 70% della popolazione adulta possa aver ricevuto la seconda dose, non solo la prima", dice. "Con questa soglia, possiamo creare il certificato. Ci sarà lo stato relativo alla vaccinazione o se il soggetto ha gli anticorpi dopo aver avuto il covid. Se la persona non appartiene a nessuna delle due categorie, bisogna sottoporsi ad un test molecolare. Questo certificato sarà volontario e non obbligatorio, però se avremo più del 70% della popolazione vaccinata, sarà molto importante per poter riaprire tutti i luoghi pubblici e ricominciare una vita normale", afferma ancora, evidenziando l'impegno dell'Unione: "L'Ue è il primo fabbricante di vaccino insieme agli Stati Uniti in tutto il mondo. Lavoriamo in sintonia con gli Stati Uniti d'America. Fare vaccini è molto complicato. In 10 mesi abbiamo fatto ciò che si fa solitamente in 3-4 anni. La pandemia non conosce frontiere, noi esportiamo il 40% di dosi di vaccino perchè vogliamo occuparci anche dei paesi circonvicini, perchè è il nostro interesse. L'Europa è questo e noi dobbiamo essere orgogliosi di questo: non è solo uno che deve sobbarcarsi il fardello della storia".
AGI - Il ministro della Salute Speranza deve restare al suo posto?: "Se fa il suo lavoro sì, se fa solo politica vedendo solo rosso e continuando a parlare di chiusure, chiusure, chiusure no". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al Tg5. "Se con le riaperture temo il rialzo dei contagi? Gli italiani hanno portato pazienza per un anno, hanno dimostrato rispetto, generosità, solidarietà", ha ragionato Salvini, che ha aggiunto: "Adesso che con il piano vaccinale si corre, senza più Arcuri e con Figliuolo, tornare a lavorare, il diritto alla vita, allo sport, alla musica, alla salute, alla musica, al volontariato deve essere un patrimonio di tutti gli italiani togliendo in prospettiva anche il coprifuoco alle 10 di sera", Oggi il ministro della Salute è tornato sull tema delle riaperture: "Siamo in una situazione diversa, possiamo permetterci alcune aperture, abbiamo puntato agli spazi all'aperto nel mese di maggio. Abbiamo scelto la scuola che credo sia l'architrave della nostra società da cui ripartire anche per dare un segnale di fiducia ai nostri ragazzi fino adesso in dad. Mancano poche settimane alla fine dell'anno scolastico, vogliamo che tornino in presenza i ragazzi. Ci assumiamo un po' di rischio? Si, c'e' un elemento di rischio, un rischio ragionato e per questo chiedo una mano", aveva affermato a Mezz'ora in più su Rai3. "L'rt del contagio dipende dai nostri comportamenti - aveva aggiunto - e a forza di risultare noioso, penso che quando dal 26 aprile si aprirà una nuova fase, avremo bisogno di ancora piu' attenzione. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. E penso che nel giro di qualche mese avremo numeri di vaccinazione piu' alti che ci consentiranno di andare verso la normalità".
C'è una accelerazione, presto ci auguriamo anche ok Sanofi
La conferenza del tecnico dopo la gara con il Torino valida per la 31ª giornata del campionato di Serie A.
"I ruoli da buono esistono solo nelle storie scadenti"
Il Cremlino non intende rilasciare Navalny malgrado l'uomo si sospetta stia male per il uno sciopero della fameView on euronews
Il paese - in cui le infezioni sono letteralmente crollate, con solo 200 casi registrati negli ultimi giorni - riconquista così un altro pezzo di agognata libertàView on euronews
I nerazzurri sarebbero sulle tracce del giovane esterno offensivo della Samp: la situazione.
Alle ore 19.25 di domenica 18 aprile 2021 a Macerata è stata avvertita una scossa di magnitudo 3.3 avvertito anche in Umbria.
Ancora non sciolti i soliti nodi: trasporti e classi sovraffollate. Incontro Bianchi-sindacati
In questa fase della stagione i punti valgono doppio e allora le vittorie possono sembrare meno belle...
La conduttrice di “Quelli che il Calcio”, Mia Ceran, ha annunciato in diretta tv la propria gravidanza: la donna, infatti, aspetta il suo primo figlio.
Il leader della Lega: "Via il ministro? Sì, se vuole solo chiusure"
Le pagelle della Roma dopo la gara con il Torino valida per la 31ª giornata del campionato di Serie A.
AGI - L'Uefa e il calcio inglese, spagnolo e italiano si schierano contro il progetto della Superlega. "Resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto", si legge in una nota congiunta di Federcalcio inglese e Premier League, Federcalcio spagnola reale e La Liga, Federcalcio italiana e Lega Serie A. "Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che cio' accada", hanno avvertito arrivando a minacciare il divieto per club e giocatori di partecipare alle competizioni internazionali. "Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo e' troppo", si afferma nel comunicato di fronte all'intenzione di "alcuni club inglesi, spagnoli e italiani" di creare "una cosiddetta Superlega chiusa", si legge nella nota congiunta. Tra i 12 club che sarebbero aperti al progetto ci sono Juve, Milan e Inter, oltre a Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid. "Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi - Uefa, FA inglese, Rfef, Figc, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche Fifa e tutte le nostre federazioni affiliate - resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà", si legge ancora nel comunicato. "Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada", assicurano l'Uefa e i suoi alleati, "il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti". "Come annunciato in precedenza dalla Fifa e dalle sei Federazioni, ai club interessati sara' vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali". "Ringraziamo quei club di altri Paesi, in particolare i club francese e tedesco, che si sono rifiutati di iscriversi a questo. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato".
La cronaca di Torino-Roma, gara della 31ª giornata della Serie A 2020-21