Vincitori di lotteria: storie di vincite finite male

La cameriera della waffle house sommersa dalle tasse

Tonda Lynn Dickerson faceva la cameriera in una waffle house negli Stati Uniti. Anni a servire waffle ai clienti quando un giorno arriva l’agognata vincita alla lotteria. Tonda però ha scelto di non dividere la somma con le sue colleghe ed è stata costretta a pagare in tasse 1,11 milioni di dollari [guarda il cambio in euro]. Il motivo? La cameriera aveva collocato tutto l’ammontare della vincita in un’azienda garantendo alla sua famiglia il 51% delle azioni: in questo modo era lei a dover pagare le tasse.

La donna che si giocò tutto al casinò di Atlantic City

Per quanto possa sembrare strano, nella metà degli anni ’80 Evelyn Adams vinse due volte la lotteria, una volta nel 1985 e una seconda nel 1986. La donna, originaria del New Jersey, si aggiudicò la bellezza di 5,4 milioni di dollari ma se li giocò tutti ai casinò di Atlantic City, perdendo fino all’ultimo centesimo. Ora infatti vive in un campeggio all’interno di una roulotte.

Troppe donazioni alla politica

Janite Lee è una donna che ha vinto 18 milioni di dollari in una lotteria ma nel giro di dieci anni ha dilapidato tutte le sue fortune in donazioni alla politica. Tutti i soldi di Janite, una produttrice di parrucche proveniente dalla Corea del Sud, sono finiti in beneficenza. Per esempio, una sala lettura della scuola di legge della Washington University porta il suo nome dopo una cospicua donazione. E allo stesso modo risulta una delle maggiori donatrici del Partito democratico. Purtroppo però, un po’ per la sua incapacità di mettere freno alle donazioni e un po’ per la passione per il gioco d’azzardo e per le spese con la carta di credito, la fortuna di Janite Lee passò: nel 2001 fu accusata di bancarotta.

La donna che non disse di aver vinto la lotteria quando divorziò

Quando Denise Rossi vinse 1,3 milioni di dollari nella lotteria della California lasciò il marito Thomas senza dire una parola. Thomas aveva capito che era successo qualcosa ma accettò il divorzio senza reclamare. Due anni dopo, però, intercettò una lettera che conteneva tutta la verità. Così, fece causa a Denise per non avergli rivelato della vincita e il giudice lo ricompensò facendogli arrivare una parte cospicua della somma.

Occhio all’evasione fiscale

Alex e Rhoda Toth vinsero 13 milioni di dollari in una lotteria in Florida nel 1990. Ma nel giro di quindici anni dilapidarono ogni fortuna. La coppia ha dichiarato infatti bancarotta ed è stata accusata di evasione fiscale da parte dell’Irs, l’agenzia delle entrate degli Stati Uniti. Alex è morto prima del processo, Rhoda ha fatto due anni di carcere.

Non ho l’età

La mamma adolescente Callie Rogers era davvero troppo giovane per spendere saggiamente il denaro che vinse in una lotteria nel Regno Unito: 1,9 milioni di sterline, ovvero 2,3 milioni di euro. All’epoca della vincita, nel 2003, aveva solo 16 anni. E così, senza nessuno che l’aiutasse a fare scelte oculate, la piccola Callie scelse come compagno un uomo non perbene, fece due figli e dilapidò tutti i suoi averi in feste, vacanze e regali alle amiche. Cosa fa Callie ora? Lavora come donna delle pulizie ed è vicina alla bancarotta.

Andrew Jackson Whittaker Jr., rovinato dalle cause di un casinò

Nel 2002, un imprenditore del West Virginia attivo nel settore costruzioni, Andrew Jackson Whittaker Jr., vinse 114 milioni di dollari in una lotteria. Ma questo fu il suo ultimo colpo di fortuna perché in un’occasione dei ladri gli rubarono 745mila dollari che aveva nascosto nella sua auto. Dopo, il casinò di Atlantic City gli fece causa per assegni scoperti pari a 1,5 milioni di dollari . Nel giro di quattro anni, l’uomo perse tutta la sua fortuna.

Una serie di eventi sfortunati

A William Post è mancato solo di avere una nuvoletta carica di pioggia che lo seguisse durante le giornate di sole. Per il resto, ha avuto una serie incredibile di sfortune. Dopo aver vinto il jackpot da 16,2 milioni di dollari alla lotteria della Pennsylvania, William è stato citato in giudizio dalla ex fidanzata per non aver diviso con lei la vincita. Dopo, come se non bastasse, suo fratello ha assoldato un killer per convincerlo a dargli gran parte della vincita. E c’è di più: i suoi parenti gli hanno chiesto continuamente denaro. Il risultato? Nel giro di un anno, Post ha accumulato debiti per un milione di dollari e ora vive con una misera pensione sociale.

Dopo la vincita, un lavoro da McDonald’s

Il gallese Luke Pittard nel 2006 vinse 1,5 milioni di euro in una lotteria ma li spese tutti per un viaggio alle Canarie, un matrimonio e una casa. Così, un anno e mezzo dopo, Pittard fu costretto ad accettare un lavoro di commesso da McDonald’s. Il gallese afferma di essere felice, anche perché quello che gli resta della vincita continua a generare interessi e a dargli una piccola rendita.

Troppi debiti per Suzanne

Suzanne Mullins ha vinto la lotteria americana nel 1993 ma ha preferito riscuotere la vincita in pagamenti annuali anziché in un’unica soluzione. Per questo, Suzanne si è trovato subito piena di debiti perché aveva dato come garanzia per un mutuo di 200mila dollari i suoi futuri pagamenti. A un certo punto Suzanne ha chiesto di ricevere tutta la somma restante in un’unica soluzione ma non è mai riuscita a pagare il debito. La società che le aveva concesso il mutuo le ha fatto causa e ha vinto un risarcimento di 154 milioni di dollari .

Febbre da shopping

La britannica Vivian Nicholson riuscì ad aggiudicarsi 152mila sterline a una lotteria ma le spese tutte in abiti di alta moda. Anni dopo, però si ritrovò senza lavoro e vedova di uno dei suoi cinque mariti. Sì, perché a Vivian non bastò sposarsi una sola volta. Lo fece ben cinque volte.

L’uomo che lasciò il lavoro mentendo e venne condannato

Americo Lopes, un muratore americano vinse la lotteria del New Jersey e lasciò il suo lavoro affermando, ma non era vero, che aveva bisogno di fare un intervento chirurgico al piede. Un giorno Americo si presentò sano e senza postumi dell’operazione a un ex collega. E fu proprio quest’ultimo, in compagnia di altri ex colleghi, a coalizzarsi contro il muratore per il fatto di non aver diviso la vincita come promesso. E infatti, un tribunale ordinò ad Americo di dividere il premio.