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Borsa Milano chiude in rialzo, focus su banche, giù A2A e Pirelli

La piazza Salimbeni, sede della banca Monte dei Paschi di Siena, 25 gennaio 2013, REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in buon rialzo, nonostante la situazione in Ucraina ma capitalizzando una serie di buone notizie, come la riduzione dello spread dei rendimenti fra Btp e Bund tedeschi intorno a 180 punti base.

"Lo spread si sta riducendo in area inimmaginabili fino a poco tempo fa e questo dà serenità al mercato", dice un trader.

L'indice FTSE Mib sale dello 0,86%, l'Allshare dello 0,79%. Il benchmark europeo l'Ftseurofirst300 cresce dello 0,67%. Volumi per 3,7 miliardi di euro.

Banche sotto i riflettori: MONTE PASCHI sale del 2,71% sulle nuove speculazioni stampa riguardanti le mosse della Fondazione Mps e possibili soggetti interessati a entrare nel capitale. "C'è il triple-witching venerdì, è normale che su determinati titoli come Mps scattino ricoperture", spiega un trader.

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Tonica anche INTESA SANPAOLO (+3,2%) sulla scia di un report di Fitch secondo cui i conti 2013 dimostreranno che la banca ha una forza patrimoniale e una capacità di generazione di reddito maggiore dei concorrenti italiani.

Interesse sul risparmio gestito con un rialzo intorno al 2% per AZIMUT, mentre MEDIOLANUM balza del 4,36%.

Venduta YOOX (-3,3%) sulla scia della rivale britannica Asos che cede il 14% dopo aver annunciato un calo dell'ebit margin, sotto le attese degli analisti, a causa di un incremento degli investimenti.

FIAT debole e sottoperforma il mercato europeo dopo il dato sulle immatricolazioni auto in Europa a febbraio che mostra un incremento per il gruppo del 5,8% contro il +7,6% generale.

Prese di beneficio su A2A sulla scia di quanto riferito da una fonte a Reuters secondo cui Mittel Advisery ha suggerito ai comuni di Milano e Brescia per la cessione del 5,12% del capitale di scegliere la strada dell'accelerated book building. "Se la scelta va verso il bookbuilding si tratta di carta vera che va sul mercato e quindi la reazione del mercato è scontata", osserva un analista di una banca d'affari italiana che lamenta anche i tempi lunghi per concludere l'operazione.

Ancora vendite su PIRELLI (-3,57%) dopo l'annuncio dell'ingresso di Rosneft ieri nel capitale e il venire meno dell'appeal speculativo sul titolo.

Fra i minori MONRIF festeggia con un balzo dell'8% circa l'accordo con le banche per la rimodulazione del debito a medio-lungo termine.

Sugli scudi anche INTERPUMP (+6,2%) dopo la conferma del dividendo a 0,17 euro.