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Borsa Milano in ribasso, cade Mediolanum, deboli Eni e Telecom

Un trader a lavoro in una sala operativa. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta segnata da un deciso peggioramento nel pomeriggio.

Giornata tranquilla, sino a che l'avvio fiacco di Wall Street, e il conseguente indebolimento dell'Europa, ha fornito lo spunto per vendere, confermando la tendenza di questa prima parte di dicembre.

I dealer segnalano che un broker estero ha messo nel mirino Eni, ovvero il titolo più 'pesante' del listino milanese, influenzando il mercato.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso l'1,44%, riportandosi al di sotto di quota 18.000 punti. L'AllShare è arretrato dell'1,44% e il MidCap dell'1,08%.

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Volumi per un controvalore di circa 1,7 miliardi di euro.

* Pesante ENI (-2,12%), come si diceva. Un operatore cita anche un downgrade da parte di una banca d'affari estera. Il gruppo guidato da Paolo Scaroni ha acquisito dalla controllata SAIPEM (-1,23%) il ramo d'azienda Firenze FPSO per 336 milioni. [ID:nL6N0JQ3EZ]

* In scia gli altri energetici: A2A -1,2%, ENEL GREEN POWER -2,27%, PRYSMIAN -2,42% e TENARIS -1,83%.

* Restando al settore, fuori dal listino principale, prosegue la corsa di K.R.ENERGY (+12,09%) ed ERGYCAP (+6,8%).

* A picco MEDIOLANUM (-6,85%) sul collocamento del 5,61% del capitale da parte di Fininvest. [ID:nL6N0JQ1A7]

* Complessivamente male i finanziari: il paniere delle banche italiane ha ceduto l'1,41%. MEDIOBANCA (-2,29%), POPOLARE MILANO (-1,86%) e POPOLARE EMILIA ROMAGNA (-2,13%) le peggiori.

* Nel comparto, altra seduta in profondo rosso per BANCA POPOLARE DELL'ETRURIA E DEL LAZIO (-10,92%), nonostante le rassicurazioni sulla inesistenza di una richiesta di aumento di capitale da parte di Bankitalia. [ID:nL6N0JQ3I4]

* Giornata di prese di beneficio su TELECOM ITALIA (-3,25%).

* L'annuncio dell'uscita ha dall'indice FTSE Mib ha penalizzato DIASORIN (-2,81%) più di PARMALAT (-0,08%), mentre l'entrante YOOX ha chiuso invariata (-0,03%).

* Automotive italiano più debole rispetto al paniere europeo (-0,25%). PIRELLI ha ceduto il 3,27%. Meglio FIAT (-1,39%) e CNH INDUSTRIAL (-1,17%).

* EXOR (-1,68%) ha risentito della caduta della controllata JUVENTUS (-7,48%), eliminata dalla Champions League. [ID:nL6N0JQ344].

* Fuori dal paniere principale, rialza la testa PIAGGIO (+1,68%).

* I dati Nielsen sugli investimenti pubblicitari a ottobre non hanno penalizzato MEDIASET (-0,26%). [ID:nL6N0JQ2V3]

Debole, invece, MONDADORI (-6,33%). Secondo un analista, "con la vicenda del Lodo non c'è nessun legame. Certamente, i dati Nielsen sugli investimenti pubblicitari di ottobre nei periodici sono molto brutti".

* La richiesta a Fininvest di danni non patrimoniali per circa 30 milioni non ha aiutato CIR (-3,59%). [ID:nL6N0JQ20Q]. La holding della famiglia De Benedetti, secondo l'interpretazione di un trader, risente dei problemi finanziari di Sorgenia, che pesano sull'intera galassia dell'Ingegnere: COFIDE -6,1% e SOGEFI -4,35%.

* Poco mosse GTECH (+0,05%), FERRAGAMO (+0,14%), FONDIARIA-SAI (invariata) e WORLD DUTY FREE (invariata).

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