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JP Morgan: saltano le prime teste. Cosa sta succedendo?

E' stato un venerdì nero per la JP Morgan: la società finanziaria ha infatti annunciato una perdita di 2miliardi di dollari da trading sui derivati. E' un evento che l'AD Jamie Dimon ha attribuito semplicemente a "errori, sciatteria e cattivo giudizio", precisando, però, che la situazione potrebbe anche peggiorare. Uno shock finanziario e inaspettato, dato che la principale banca americana per asset era rimasta una delle poche a non essere stata scalfita dai segni della crisi, mentre oggi - come si legge su Business Insiders - è "una balena ferita grondante di sangue, con gli squali che la circondano tutto intorno".

Perde così di credibilità anche lo sforzo che la banca americana aveva messo in atto per calmierare la Volcker Rule, la riforma finanziaria che da luglio vieterà operazioni di trading per conto proprio dei grandi istituti. Lo stesso Dimon ha puntato l'indice del loro fallimento proprio contro questa riforma. In realtà, il Wall Street Journal ha rivelato che la vicenda dietro al CIO è ben più complessa e controversa. La divisione gestisce hedge prudenziali e anche manovre su un portafoglio titoli da 374 miliardi.

Da mesi i vertici di JP Morgan ordinavano di aumentare le operazioni di hedge: una partita molto rischiosa, della quale ora si cercano i responsabili. Sono già all'opera squadre di ispettori interni, alla ricerca delle strategie e dei meccanismi difettosi nelle operazioni di hedging che hanno portato il titolo JP Morgan a perdere ben 14,4 miliardi capitalizzazione in Borsa, con i volumi di scambi piu' elevati dal 1984. Occhi puntati verso i vertici, dunque, decisamente messi sotto accusa: oltre al trader Bruno Iksil, sono nel mirino degli ispettori anche il responsabile dell'ufficio di Londra del CIO, Achilles Macris, e il capo della divisione, Ina Drew. Intanto Fitch ha operato un declassamento del rating della banca, da A+ ad AA-, motivando la propria decisione con problemi di reputazione e governance. E anche Standard & poor's minaccia un taglio del rating.