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Proposta Usa utilizzo interessi asset russi congelati guadagna terreno - funzionari G7

Riunioni ministeriali del G7, a Tokyo

WASHINGTON (Reuters) - La proposta degli Stati Uniti di utilizzare gli interessi futuri su circa 300 miliardi di dollari di asset russi congelati per aiutare l'Ucraina, invece di sequestrarli totalmente, sta guadagnando terreno tra le nazioni del G7, secondo due funzionari del Gruppo.

Costituire a garanzia gli interessi maturati sui beni russi congelati, che ammonterebbero a circa 5 miliardi di dollari l'anno, sta emergendo come una delle opzioni preferite per colmare le differenze tra Stati Uniti ed Europa in vista del vertice dei leader del G7 che si terrà in Italia a giugno.

Tuttavia i Paesi del G7 stanno ancora discutendo su alcuni "impedimenti" che ridurrebbero i ricavi previsti a soli 2,5-3,0 miliardi di dollari, ha riferito uno dei funzionari, in riferimento all'aliquota fiscale del 25% del Belgio, una "convenience fee" applicata dalla banca depositaria Euroclear e a una riserva proposta per le controversie.

I ministri delle finanze del G7 riesamineranno la questione nel corso di una riunione che si terrà a fine maggio, con l'obiettivo di giungere a una proposta condivisa da presentare ai leader per il vertice di giugno.

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"Sentiamo un senso di urgenza nel costruire un consenso internazionale", ha detto una delle fonti. "Tutti riconoscono che dobbiamo fare di più".

Un secondo funzionario del G7 ha ribadito questo punto di vista, sottolineando la necessità di garantire un flusso di finanziamenti a lungo termine per l'Ucraina.

Secondo un alto funzionario statunitense, l'approvazione a lungo attesa da parte del Congresso Usa di un pacchetto di aiuti da circa 61 miliardi per l'Ucraina, e un altro sostegno da 50 miliardi di euro da parte dell'Unione europea aiuterebbero Kiev, anche se continuerebbero a mancare finanziamenti per il 2025 e il 2026.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)