Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 2 hours 49 minutes
  • Dow Jones

    37.903,29
    +87,37 (+0,23%)
     
  • Nasdaq

    15.605,48
    -52,34 (-0,33%)
     
  • Nikkei 225

    38.280,03
    +5,98 (+0,02%)
     
  • EUR/USD

    1,0718
    0,0000 (-0,00%)
     
  • Bitcoin EUR

    53.625,32
    -2.553,44 (-4,55%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.261,69
    -77,38 (-5,78%)
     
  • HANG SENG

    18.154,92
    +391,89 (+2,21%)
     
  • S&P 500

    5.018,39
    -17,30 (-0,34%)
     

Redditometro: al via i controlli, 35mila entro fine anno

Redditometro: al via i controlli, 35mila entro fine anno

Cominceranno la prossima settimana e saranno 35mila in tutta Italia i controlli del nuovo redditometro. Prioritari, nelle indagini del Fisco saranno i redditi che supereranno in modo netto il limite di tolleranza del 20% fra spesa e redditi, previsto dalla normativa. Le liste selettive dei contribuenti a maggior rischio d’infrazione sono state elaborate a partire dal 2009, primo anno fiscale nel quale potranno scattare le sanzioni ai danni delle posizioni irregolari.

Il primo step dei controlli sarà l’invio dei questionari ai contribuenti, 35mila entro dicembre e 40mila in totale. I soggetti raggiunti dai questionari di controllo dovranno compilarli correttamente in tutte le sue parti. Una volta prese in esame le risposte, il Fisco potrà:

1) arrestare il processo a carico del contribuente (qualora i chiarimenti siano sufficientemente soddisfacenti);

2) fissare un appuntamento negli uffici dell’Agenzia per un contradditorio atto a chiarire le ragioni delle discrepanze fra redditi e spese. Durante l’incontro il contribuente dovrà dichiarare, per esempio, l’esistenza di redditi non soggetti a dichiarazione (come i titoli di Stato) e spiegare come le spese sostenute nell’anno solare siano state finanziate con fonti pregresse al reddito dell’anno di imposta sotto esame.

Il principio su cui si fonda il nuovo redditometro è che ciò che è stato speso nel periodo di imposta deve essere stato finanziato con i redditi del periodo medesimo, se così non è il contribuente deve provare che l’acquisto è stato finanziato con altri mezzi, come prestiti o guadagni pregressi. La determinazione dei contribuenti interessati dai controlli avverrà prendendo in esame la “concreta disponibilità di beni di cui l’amministrazione possiede informazioni” e il “reddito complessivo dichiarato dalla famiglia”. Le spese correnti non verranno considerate, almeno in questa prima fase, mentre si valuteranno gli acquisti di case, auto, beni di lusso e il risparmio.

Leggi anche: Multe per chi non compila i questionari della Guardia di Finanza

Il questionario verrà recapitato nei prossimi giorni e terrà conto:

1) delle spese certe ricostruite mediante l’incrocio dei dati presenti all’anagrafe tributaria;

2) delle spese per elementi certi ovverosia per beni facenti parte della concreta disponibilità del soggetto preso in esame. L’Amministrazione possiede tutte le nozioni tecniche per le quali ipotizza siano state sostenute spese specifiche di mantenimento, quali i costi per carburanti, riscaldamento e acqua di un’abitazione;

3) degli investimenti sostenuti nell’anno e del risparmio. Sarà questa la parte più ostica nel reperimento delle informazioni. Almeno per il momento. Dal prossimo 31 ottobre, infatti, l’Agenzia delle Entrate avrà modo di conoscere in maniera diretta gli asset finanziari di ciascun contribuente mediante l’anagrafe dei conti che banche, fiduciarie, Sim e Sgr avranno l’obbligo di produrre a beneficio dei controlli amministrativi. Questo permetterà di conoscere tutti gli assetti finanziari dei contribuenti a partire dall’anno di imposta 2011.

I controlli del nuovo redditometro non saranno controlli di massa ma interesseranno solamente lo 0,1% della popolazione italiana, di fatto gli evasori più spudorati dello Stivale.