Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.884,26
    +31,99 (+0,08%)
     
  • Nasdaq

    16.332,56
    -16,69 (-0,10%)
     
  • Nikkei 225

    38.835,10
    +599,03 (+1,57%)
     
  • EUR/USD

    1,0757
    -0,0016 (-0,15%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.681,86
    -333,58 (-0,57%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.308,29
    -56,83 (-4,16%)
     
  • HANG SENG

    18.479,37
    -98,93 (-0,53%)
     
  • S&P 500

    5.187,70
    +6,96 (+0,13%)
     

Rimborso danni terremoto in Emilia: 100 euro a testa

Oltre al danno la beffa. E devono pure considerarsi fortunati. Sono gli abitanti delle zone colpite dal sisma del 20 maggio in Emilia Romagna, che dopo la paura e i danni devono fare i conti anche con l'elemosina di Stato che li aspetta.

Se potessi avere 100 euro al mese. E li avranno. L'ordinanza della Protezione civile che riguarda il terremoto in Emilia Romagna stabilisce un rimborso di 100 euro al mese per ogni sfollato, la cui abitazione sia distrutta o inagibile, fino a un massimo di 600 euro per famiglia. Una somma che sale a 200 euro per i nuclei familiari singoli, per anziani over 65, per invalidi e disabili. Insomma, non proprio un aiuto incisivo quello che lo Stato offre ai suoi cittadini colpiti da un dramma come quello del sisma. Ma agli sfollati dell'Emilia è ancora andata bene.

Tra 90 giorni niente risarcimenti. La riforma della Protezione Civile (decreto legge n. 59 del 15 maggio 2012) prevede tra le varie novità l’impossibilità di chiedere risarcimenti allo Stato. Insomma, in caso di terremoti, come quello dell'Emilia, i cittadini non verranno risarciti dallo Stato, ma dovranno affidarsi a loro stessi o, meglio, a un'assicurazione privata che copra i danni subiti. Una decisione che arricchirà le compagnie assicurative, visto che calcolando una media di 200 euro ad abitazione, per 30 milioni di casa, si parla di 6 miliardi di euro annui. Un decreto pubblicato pochi giorni prima del sisma sulla Gazzetta ufficiale, ma che diventerà operativo solo dopo 90 giorni. Quindi, salvo brutte sorprese, i cittadini colpiti dal terremoto in Emilia potranno ancora usufruire dei risarcimenti dello Stato. Ah, parlavamo di costo medio di 200 euro, ma è ovvio che le polizze variano in base al rischio e, dunque, chi vive in zone altamente sismiche – e quindi ha più necessità di stipulare la polizza – si ritroverà obbligato a pagare anche oltre 2mila euro l'anno per mettersi al riparo dai possibili danni di un nuovo sisma.

E intanto si continua a pagare l'Irpinia. Un giro di vite importante quello deciso dal Governo Monti per fronteggiare le calamità naturali. Una politica ben diversa da quella del passato, come per esempio quella che ha affrontato il sisma del 1982 in Irpinia. Da allora, infatti, e fino al 2008 sono stati 32.000 i miliardi di euro stanziati per la ricostruzione in Campania e, ancora oggi, quel sisma pesa sul prezzo dei carburanti, con una delle famigerate accise di cui tanto si parla inserite proprio per coprire l'emergenza irpina. Insomma, mentre lo Stato, ma soprattutto gli italiani, pagano ancora per il terremoto del 1982, le vittime dell'emergenza in Emilia e delle future calamità naturali potranno fare solo affidamento su loro stessi.