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Quanto pagano gli aeroporti italiani a Ryanair

Cento milioni di euro di soldi pubblici all’anno per volare in Italia. No, non stiamo parlando di Alitalia (che si ferma ai 75 dell’ingresso nel capitale societario di Poste Italiane) ma di Ryanair. La compagnia irlandese, infatti, riceve – secondo un’inchiesta pubblicata su Repubblica – questa somma dai piccoli aeroporti italiani, che usano questi fondi (pubblici) per convincere il vettore low cost a volare su aeroporti altrimenti considerati poco attraenti dal punto di vista commerciale. Secondo un rapporto Kpmg, ogni euro speso in rotte si trasforma in un incentivo per lo sviluppo del turismo sul territorio, per gli introiti di hotel, ristoranti, negozi e tutto l’indotto del turismo. Questi stanziamenti finiscono sempre alla voce Fondi Sviluppo Rotte e Marketing, e provengono da Regioni, Province e Comuni. Per la Corte europea non si configurano come aiuti di Stato. Ma lato contribuente cambia poco: sempre di soldi pubblici si parla. Vediamo nel dettaglio.