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I lavori più pericolosi

Le morti bianche in Italia continuano a essere un dramma. Secondo un'indagine condotta dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro della società Vega Engineering, le persone che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, solo nei primi cinque mesi del 2013, sono ben 186 di cui 10 donne.

Dato allarmante dal momento che in tutto il 2012 erano decedute 9 lavoratrici. La "strage silenziosa" si è abbattuta soprattutto sui lavoratori più "esperti", quelli nella fascia d'età compresa tra i 55 ai 64 anni. E’ qui che si registra il maggior numero di vittime (50 su 186), seguite dai lavoratori ultra 65enni (45 casi). In tutto questo si registra il dato maggiormente inquietante: maggio è il mese tra i peggiori degli ultimi tre anni. E’ infatti il più luttuoso del 2013 con 60 vittime, al ritmo di 2 decessi al giorno. Quali sono i lavori più usuranti? Integrando la ricerca dell'Osservatorio con i numeri forniti dall'Inail (Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) è possibile individuare i mestieri e i settori professionali in cui si registra il numero più elevato di morti bianche nel nostro Paese.

Sono le ultime statistiche dell'Inail, attraverso l’indice di frequenza infortunistica (che comprende inabilità temporanea, permanente e morte) a rivelare quali sono i dieci lavori più pericolosi d'Italia. I dati (infortuni indennizzati per 1000 addetti, esclusi i casi "in itinere" e resi noti lo scorso luglio per la media del triennio 2007-2009) mostrano le categorie più a rischio comprese nei settori industria, servizi e agricoltura (nel suo complesso). Eccole.
[a cura di Sara Frangini]

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