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A2A alle prese con diverse questioni, ma i broker dicono buy

La seduta odierna prosegue in calo per A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che, dopo essere riuscito a risalire la china ieri, chiudendo gli scambi in salita di quasi mezzo punto percentuale, torna a perdere terreno oggi. Il titolo risente dell'andamento negativo che sta interessando l'intero comparto delle utilities, passando di mano ora a 1,483 euro, con una flessione dello 0,54% e oltre 3,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a oltre 10,5 milioni di pezzi.
A2A indietreggia dai massimi storici segnati nell'intraday del 22 giugno a 1,538 euro, mantenendo comunque un bilancio positivo da inizio anno, con un rialzo di oltre il 20%.

A2A pronta ad uscire dal Montenegro dopo l'1 luglio?

A richiamare l'attenzione su A2A oggi sono le indicazioni arrivate dal Ministro dell'Economia del Montenegro, secondo cui l'utility italiana sarebbe pronta ad uscire dal Paese. A2A infatti sarebbe disposta a cedere la sua quota del 41,7% in Epcg dopo l'1 luglio, in forza dell'accordo attuale che prevede un'opzione di vendita allo Stato del Montenegro, esercitabile dall'1 luglio fino al 30 settembre, dell'intera quota posseduta nella società montenegrina per 250 milioni di euro.

Le riflessioni di Bca IMI e di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie)

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I negoziati sono in corso già da tempo tra A2A e il Montenegro e visto che ci sono molte questioni sul tavolo, gli analisti di Banca IMI attendono un commento ufficiale della società in merito alla decisione finale sull'uscita da Epcg. Gli esperti evidenziano intanto che l'operazione porterebbe ad A2A un notevole flusso di cassa che potrà essere utilizzato per una crescita interna o esterna.

A detta di Banca IMI un'opportunità migliore sarebbe rappresentata da una vendita della quota in Epcg a terzi piuttosto che al Montenegro.
In attesa di novità gli analisti mantengono una view positiva sul titolo, consigliando di aggiungerlo in portafoglio con un prezzo obiettivo a 1,55 euro.

Più cauti i colleghi di Mediobanca Securities che su A2A lasciano invariato il rating "neutral", con un target price a 1,5 euro. Con riferimento alla possibile vendita della quota in Epcg, gli analisti ritengono che la società montenegrina non sia un elemento fondamentale per A2A. Anche per questo motivo Mediobanca si dice non sorpresa se l'utility italiana cercasse di esercitare la sua opzione di vendita o di vendere in alternativa la sua quota.

A rischio l'aggregazione con Acsm-Agam?

Intanto non si guarda solo al di fuori dei confini nazionali, visto che A2A deve far fronte anche delle questioni di carattere più domestico. Ieri la stampa segnalava infatti che il cambio delle amministrazioni a Como e Monza, entrambe in precedenza governate dal centro-sinistra ed ora passate sotto il controllo del centro-destra, potrebbe compromettere la volonta? politica di Acsm-Agam, favorevole a creare il polo lombardo voluto da A2A con Acsm-Agam, Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna, Aspem Varese e Lario Reti Holding.

L’assessore uscente alle partecipate al comune di Como si augura che il progetto vada avanti, magari con tempi piu? lunghi, trattandosi di un’operazione industriale strategica per le societa? coinvolte. Il presidente di A2A, Valotti, aveva ricordato recentemente che entro fine luglio sarebbe stato presentato agli azionisti il progetto definitivo relativo all’aggregazione delle utilities lombarde.

La view di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM si tratterebbe di un’integrazione che porterebbe A2A ad essere presente in tutte le provincie della Lombardia, esclusa Mantova.

La SIM milanese segnala che le societa? coinvolte hanno un EBITDA aggregato di circa 60 milioni di euro, cioe? circa il 5% dell’EBITDA di A2A ed un leverage molto contenuto.
Equita SIM mantiene una view bullish sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un fair value a 1,6 euro.

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