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Addio al roaming, ribassi per le telefonate all'estero

L'Europa diventa finalmente un mercato unico, almeno per quel che concerne la telefonia. Infatti il Parlamento europeo ha approvato l’abolizione delle tariffe roaming per l’uso dei telefoni cellulari all’estero a partire da giungo 2017. Quindi, da quel momento in poi le chiamate nell'area avranno lo stesso costo di quelle nazionali. L'intesa varrà non solo nei 28 Paesi membri, ma anche in Svizzera, Norvegia e Islanda.

Un percorso a tappe
I costi del roaming inizieranno a scendere già dal prossimo 30 aprile, con il ricarico massimo che sarà di 5 centesimi al minuto per le chiamate, 2 centesimi per i messaggi e 5 centesimi a megabyte per i dati (contro le tariffe attuali che hanno un tetto rispettivamente a 6, 19 e 20 centesimi). Per le chiamate ricevute, invece il ricarico massimo sarà la media ponderata dei tassi massimi di terminazione mobile in tutta l’Ue, che sarà presentato dalla Commissione entro la fine di quest'anno. Tirando le somme, negli ultimi otto anni il costo delle telefonate in Europa è stato abbattuto nell'ordine del 90%.

L'eccezione
Tutti gli operatori sono tenuti a rispettare queste regole nei confronti dei clienti in viaggio, a meno che non ravvisino eventuali abusi da parte degli utenti, ad esempio un utilizzo permanente fuori dai confini nazionali. In quel caso potranno utilizzare la cosiddetta clausula di “uso equo”, addebitando una maggiorazione rispetto alle tariffe standard.

La neutralità della Rete
Nella stessa occasione il Parlamento europeo ha ribadito il principio di neutralità della Rete. Questo significa che non potranno essere predisposti blocchi o limitazioni ai contenuti da parte dei fornitori dei servizi. Ioltre è stata ribadita la necessità di un ruolo di controllo da parte delle autorità nazionali sull'effettivo esercizio della net neutrality.