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Al via ufficialmente la campagna elettorale per le presidenziali. Bolsonaro recupera su Lula

In Brasile è ufficialmente partita la campagna elettorale per le elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 2 ottobre. Oltre al capo di stato verranno eletti anche i governatori statali e i parlamentari regionali e federali.

Gli occhi sono puntati sull'ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che secondo un recente sondaggio vincerebbe al primo turno con il 44% dei voti. Per motivi di sicurezza il suo comizio di apertura è stato annullato per motivi di sicurezza, almeno stando a fonti locali.

Durante la sua visita all’Università di San Paolo, il leader del Partito dei Lavoratori ha fatto notare che lui non ha avuto la fortuna di poter proseguire con gli studi ma proprio per questo si impegna affinché tutti abbiano gli stessi diritti all’istruzione, indipendente dal lavoro che fanno e dal reddito che possiedono.”

La nuova sfida di Bolsonaro

Jair Bolsonaro, dato per secondo nei sondaggi con il 30% delle preferenze, ha voluto ripartire, per la campagna elettorale, dalla città di Juiz de Fora, nel Minas Gerais, lo stesso luogo in cui nel 2018 fu accoltellato al fegato. Un attacco che quasi gli costò la vita.

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Davanti ai suoi sostenitori, il presidente uscente, ha dichiarato che quello che più desidera è lasciare al vincitore, chiunque esso sia, un Paese migliore di quello che lui trovò quando prese il potere. Se Lula "torna a combattere" come ha promesso di fare, Jair Bolsonaro non demorde, nonostante la sua presidenza sia stata definita dagli avversari "irresponsabile e criminale", a partire dalla sua gestione della pandemia di Covid.

I principali candidati alla presidenza, oltre ai due grandi avversari Bolsonaro e Lula, sono: Ciro Gomes con il sei per cento, Simone Teblet con il due per cento e Vera Lucia che otterrebbe l’uno per cento dei voti.

La campagna elettorale prevede l’elezione del nuovo presidente e vicepresidente del Paese, nonché i governatori, i 513 membri della Camera dei deputati, per il rinnovo parziale della Camera dei senatori, e i membri delle Assemblee legislative degli stati.