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Alfa Romeo, rilancio marchio è passato per riduzione complessità - Imparato

Salone dell'automobile di Los Angeles

MILANO (Reuters) - Alfa Romeo ha lavorato sulla riduzione della complessità dell'offerta, oltre che su efficienza e produttività, per ritornare in utile, ha affermato l'AD del marchio, parte del gruppo Stellantis, Jean-Philippe Imparato.

In una presentazione alla stampa, il giorno dopo la diffusione dei conti semestrali di Stellantis, Imparato ha spiegato che la crescita dei ricavi di Alfa è stata in linea con quella del gruppo, mentre i profitti hanno già raggiunto nel primo semestre il livello registrato sull'intero 2021, con lo stesso numero di auto vendute, circa 25.000.

"Su questi numeri aggiungiamo la Tonale" spiega.

Le consegne del nuovo Suv di Alfa Romeo sono partite a giugno con 1.300 unità, con una previsione al momento di 12.000-13.000 ordini entro fine anno, equivalenti a due mesi e mezzo di portafoglio, prosegue Imparato.

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"Minimo 12.000, ma si può arrivare a 13.000-14.000" spiega.

Il margine sull'utile operativo di Alfa nel primo semestre è stato "da segmento premium", si è limitato a dire Imparato, senza fornire ulteriori dettagli.

Ieri l'AD di Stellantis Carlos Tavares ha annunciato che il risanamento di Alfa è completato e da qui si partirà per lo sviluppo futuro del marchio.

Imparato, manager francese arrivato alla guida di Alfa a inizio 2021 a seguito della fusione tra Fiat Chrysler e Psa, ha sottolineato che i due stabilimenti del marchio hanno visto una considerevole riduzione del "transformation cost" delle autovetture.

"Non è solo questione di pricing power, ma anche di efficienza, costi, produttività" afferma.

Come esempio Imparato ha citato la riduzione dell'offerta di tipologie di cerchi in lega, 23 l'anno scorso e ora dimezzate, e del numero complessivo delle possibili configurazioni delle autovetture in uscita dagli stabilimenti, da 4.000 a 1.400 circa.

"In questo modo l'ossigeno che dai alla fabbrica dal punto di vista industriale è enorme", spiega.

"Voglio essere al livello giusto di tecnologia, performance, autonomia, questo è il mio obiettivo. E se devo fare questo devo selezionare e mettere i soldi sulle cose che sono funzionali: design, power unit, software a supporto del guidatore".

Imparato si è inoltre soffermato sul prossimo Suv di segmento B che verrà lanciato dal marchio nel 2024, probabilmente nel marzo di quell'anno, e che contrariamente a molte anticipazioni non sarà denominato "Brennero".

"Stiamo riflettendo sulla naming-strategy di Alfa. Abbiamo fatto già un grosso lavoro. Abbiamo in mente quale sarà il nome della nuova macchina, non sarà Brennero, ma sarà qualcosa di molto rispettoso della storia Alfa".

(Giulio Piovaccari, editing Sabina Suzzi)