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Alitalia, Colaninno si dimette da cda

Un aereo di Alitalia al decollo da Fiumicino. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

ROMA (Reuters) - Roberto Colaninno ha annunciato ai vertici di Alitalia di voler uscire dalla governance della compagnia aerea. Lo riferisce una fonte a conoscenza del dossier spiegando che "Colaninno vuole concentrarsi sulle proprie attività in Piaggio e che le dimissioni dal consiglio verranno ufficializzate domani al cda della compagnia". Domani il consiglio dovrebbe anche discutere le valutazioni degli advisor sul piano industriale messo a punto dall’AD Cramer Ball. Piano industriale le cui linee di massima sono state illustrate a sindacati e governo per ottenere un via libera a tagli di costi e personale nel tentativo di dare una nuova fisionomia alla gestione, in forte perdita, della compagnia aerea. Non si sa se arriverà l'approvazione del nuovo piano. Il governo a gennaio, nel corso di un incontro con l'azienda, aveva richiesto un piano dettagliato e approvato dai soci in tre settimane, prima di avviare una discussione su eventuali misure di riduzioni personale. Lunedì è previsto un nuovo confronto, ma solo fra governo e sindacati, dopo la rottura delle trattative, decisa dalle organizzazioni dei lavoratori, sul rinnovo del contratto di lavoro. L'imprenditore mantovano è stato uno dei "capitani coraggiosi" chiamati da Silvio Berlusconi nel 2008 per salvare la compagnia aerea dalle mani dei francesi di Air France-Klm e dal fallimento attraverso la Cai di cui Immsi, società di Colaninno, era uno dei principali azionisti. L'operazione è riuscita a metà. Alitalia, sia pure fra mille difficoltà gestionali, vola ancora e i francesi sono praticamente usciti dalla compagine societaria, ma Colaninno ci ha investito circa 100 milioni in gran parte assorbiti dalle perdite della compagnia aerea. Nel 2008 Immsi è stato tra i fondatori di Cai - Compagnia aerea italiana, la società che ha acquisito le compagnie aeree Alitalia e Air One. Oggi i soci italiani, principalmente UniCredit e Intesa Sanpaolo posseggono il 51% di Alitalia, l’altro 49% è in mano agli emiratini di Etihad. (Alberto Sisto) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia