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Alitalia, Poste vuole entrare in newco con Etihad con 5%

L'AD di Etihad James Hogan . REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

di Massimiliano Di Giorgio ROMA (Reuters) - Poste Italiane non intende partecipare ad aumenti di capitale della "vecchia" Alitalia [CAITLA.UL], ma vuole entrare direttamente con il 5% nella newco che con Etihad rilancerà il vettore italiano. Lo ha riferito a Reuters una fonte di Poste, che domani mattina terrà il proprio consiglio di amministrazione. "Noi non ci sfiliamo, ma ci infiliamo alle nostre condizioni, non a quelle degli altri, nella good company con Etihad", ha detto la fonte, che preferisce restare anonima. Venerdì Alitalia riunirà l'assemblea dei soci che dovrebbe deliberare nuova finanza per 200 milioni a garanzia di eventuali ulteriori perdite e dei contenziosi pregressi. La quota parte di Poste, attorno ai 40 milioni di euro a fronte di una partecipazione del 19,48%, verrebbe però versata attraverso un veicolo nella nuova Alitalia senza passività pregresse. Poste otterrebbe così il 5% della good company che verrebbe valorizzata 800 milioni di euro, secondo la fonte. Una seconda fonte vicina a Poste conferma la notizia. Nella newco, oltre a Poste con il 5%, Etihad avrà il 49%, secondo l'accordo concordato nelle settimane scorse. A Cai, nel cui azionariato Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno un forte peso, andrebbe il 46%. "Poste Italiane è già sotto osservazione a Bruxelles per il primo ingresso in Alitalia, se ora ci fosse un aumento di capitale rischieremmo l'accusa di aiuti di Stato", ha detto la fonte. "Poi, c'è una questione di vantaggi industriali, e anche la questione della privatizzazione di Poste, che è alle porte: vogliamo dare agli investitori l'indicazione che siamo pronti a tirare fuori i soldi come un bancomat pubblico?", ha detto ancora la fonte di Poste. La mossa delle Poste ha creato forti perplessità fra le banche azioniste della compagnia che rischiano di vedersi accollato tutto il peso della vecchia gestione. "La mossa è una forte turbativa all'accordo perchè Poste ha gli stessi doveri degli altri soci", dice una fonte vicina alla situazione. Da qui a venerdì, aggiunge la fonte vicina alla situazione, "sono previsti alcuni incontri riservati per cercare di appianare questo nuovo ostacolo". Venerdì scorso Poste Italiane ha annunciato di aver aderito all'operazione Alitalia-Etihad, spiegando che "un elemento rilevante nella valutazione positiva è stata la disponibilità di Etihad ed Alitalia a concordare con Poste Italiane il piano di collaborazione continuativo nel tempo, teso alla realizzazione di importanti sinergie industriali e commerciali, incrementali rispetto a quanto già individuato in passato con Alitalia". All'obiezione che le condizioni di Poste ritarderebbero l'iter della procedura presso la Commissione europea, la fonte ha risposto: "E' probabile, ma al tempo stesso si farebbe maggiore chiarezza sulla questione". Poste Italiane ha preferito non commentare così come nessun commento è venuto dalle banche. - hanno collaborato Paola Arosio e Agnieszka Flak da Milano Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia