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Analisi, zona euro, risparmi potrebbero non essere arma segreta in battaglia economia

Una donna tiene in mano una banconota da 20 e 50 euro davanti a un bancomat in questa foto illustrativa scattata a Berna

FRANCOFORTE (Reuters) - Mentre l'Europa cerca di tenere testa alla concorrenza economica, i politici pensano di avere un'arma segreta: i risparmi inattivi dei cittadini.

Dall'Italia che vende titoli di Stato alle famiglie, alla Francia che discute di un prodotto di risparmio europeo fino alla Gran Bretagna che offre sgravi fiscali per gli investimenti in azioni britannici, i governi di tutta Europa stanno cercando di mobilitare i patrimoni delle famiglie.

Tutte queste idee hanno un minimo comune denominatore: l'Europa è seduta su un'abbondante liquidità che potrebbe essere incanalata verso i propri obiettivi: dalla transizione verde al potenziamento degli eserciti.

I politici sperano che il denaro privato, investito in azioni o in debito pubblico, possa contribuire a colmare il divario di crescita e produttività con gli Stati Uniti e la Cina, che hanno elargito ingenti sussidi alle loro industrie.

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Tuttavia, i critici ritengono che tali programmi rischiano di deludere i risparmiatori e di ignorare le profonde carenze del modello economico europeo che, a loro avviso, scoraggiano gli investimenti.

"È un modo per inventare una soluzione facile a problemi che sono molto complicati", ha detto Daniela Gabor, docente presso l'University of West of England.

Liquidità Dormiente?

Da tempo gli europei risparmiano più degli americani e il divario è aumentato di recente, probabilmente a causa di incertezze come la guerra in Ucraina.

Politici come il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, stanno ora puntando a questo tesoretto da 8.400 miliardi di euro, presente nei depositi bancari della zona euro.

Le Maire, che ha parlato di denaro che "dorme" nei conti invece di contribuire alla prosperità, immagina un prodotto di risparmio europeo. I politici francesi hanno suggerito che i risparmi potrebbero essere incanalati verso le imprese di difesa nazionali attraverso depositi garantiti dallo Stato.

Al di fuori dell'Unione europea, il governo britannico ha proposto un nuovo tipo di conto che consentirebbe ai cittadini di investire fino a 5.000 sterline in società nazionali esentasse.

Questi progetti hanno un passato incerto.

Secondo i dati della società di consulenza Analysis, gli italiani che hanno acquistato fondi di investimento in piccole e medie imprese locali, sponsorizzati dal governo, hanno visto il proprio investimento sottoperformare i titoli globali in media di circa 35 punti percentuali negli ultimi cinque anni.

Molti economisti si oppongono all'idea stessa di denaro dormiente, osservando che i depositi sono una fonte vitale di finanziamento per le banche.

"La nozione di denaro 'dormiente' perché si trova in un conto bancario è onestamente ridicola, perché non c'è nulla che impedisca a una banca di fare un nuovo prestito quando ne ha l'opportunità", ha detto Benjamin Braun, economista presso l'Istituto Max Planck.

Da quasi un decennio, in base ai dati della Commissione europea e della Bce, le imprese europee considerano i finanziamenti come l'ultimo dei loro problemi e possono contare su entrate sufficienti a finanziare tutti i loro investimenti.

Braun e altri sostengono invece che i bassi investimenti in Europa riflettano le scarse prospettive di crescita rispetto agli Stati Uniti. Il fatto che le multinazionali investano all'estero implica che la zona euro sta addirittura esportando capitali.

"Si tratta di una soluzione che cerca un problema", ha detto Dirk Schumacher, responsabile della ricerca macro per l'Europa di Natixis.

"Non credo che la spesa per gli investimenti delle imprese sia frenata da condizioni di finanziamento difficili, ma da una mancanza di domanda e da molti cambiamenti strutturali".

Schumacher ha citato, tra gli altri fattori, la concorrenza della Cina, i prezzi elevati dell'energia e la mancanza di manodopera qualificata.

L'ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi presenterà quest'estate ai leader Ue un rapporto sui problemi che frenano l'Europa.

Debito Pubblico

Alcuni governi stanno prendendo fondi a prestito direttamente dai cittadini.

L'anno scorso le famiglie italiane sono state le maggiori acquirenti del debito pubblico del Paese: il Tesoro ha lanciato una campagna pubblicitaria in cui diceva che grazie alle cedole dei Btp Valore si può andare in vacanza in crociera. La Gran Bretagna ha annunciato nuovi titoli di risparmio, accodandosi a Belgio e Grecia.

Il vantaggio principale di rivolgersi agli investitori al dettaglio è che sono meno volubili dei professionisti e più propensi a mantenere le obbligazioni acquistate fino alla scadenza, poiché non devono preoccuparsi della loro performance trimestrale.

"C'è un grande prodotto di risparmio che ha funzionato piuttosto bene nel corso della storia e che permette allo Stato di indirizzare il denaro pubblico in aree prioritarie: i titoli di stato", ha detto Braun.

Braun e altri economisti hanno affermato che maggiori investimenti da parte dello Stato, che non ha bisogno di un ritorno finanziario immediato, devono essere parte della soluzione alle sfide a lungo termine per l'Europa, come la costruzione di un'economia più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Tuttavia queste obbligazioni dedicate agli investitori retail rischiano di compromettere gli sforzi per tenere sotto controllo la spesa pubblica.

Le famiglie potrebbero anche rimpiangere di aver concentrato troppi investimenti nel loro Paese d'origine, dove probabilmente hanno già il loro reddito principale e la loro casa.

"È un doppio peccato: si rinuncia alla diversificazione e si dà al governo un incentivo sbagliato", ha detto Massimo Famularo, consulente d'investimento che lavora a Milano.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sara Rossi)