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Arrestato in Sardegna l'ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont

Arrestato ad Alghero, in Sardegna, l'indipendentista catalano ed ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont. Puigdemont è stato fermato al suo arrivo in Sardegna dalla polizia italiana ed è stato trasferito nel carcere di Sassari.

"Al momento non rilascio alcun commento, anche perché la vicenda non è lineare, ci sono vari aspetti da considerare" ha dichiarato a euronews Fabio Bruno, console onorario di Spagna per le province di Sassari, Nuoro e Oristano. " Dovrei vedere Puidgemont in giornata ma aspettiamo la pronuncia del giudice".

Il console onorario ha ribadito a euronews che Puigdemont si trova nel carcere di Bancali a Sassari e che ha nominato un legale di fiducia.

Perché la vicenda è così controversa

Pare però che Carles Puigdemont sia tranquillo perché convinto che la giustizia spagnola abbia ingannato il Tribunale dell'Unione europea" mantenendo "attivi mandati d'arresto che non dovrebbero esserlo". Queste le parole di Jordi Sánchez, segretario generale di Junts per Catalunya, il partito dell'ex presidente catalano aggiungendo che spera che "la giustizia italiana lo riconosca" e "prevalga" il criterio della giustizia europea.

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Sànchez si riferisce alla risoluzione del 30 luglio scorso in cui il Tribunale dell'Ue confermava la revoca dell'immunità parlamentare Carles Puigdemont votata dal Parlamento europeo, ma aggiungeva che non vedeva rischi di possibili arresti in quanto considerava che non c'erano mandati d'arresto in vigore.

Per la Corte Suprema spagnola, invece, il mandato d'arresto attivato nel 2019 nei confronti di Puigdemont era ancora valido, e per questo è stato arrestato in Italia non godendo più dell'immunità di europarlamentare, secondo fonti giuridiche.

Udienza di convalida e ricorso al Tribunale Ue

Effettivamente è questo il nodo che presumibilmente verrà sciolto nelle prossime ore quando l'ex presidente catalano Carles Puigdemont comparirà davanti al Presidente della Corte d' Appello di Sassari per la convalida dell'arresto e l'eventuale applicazione delle misure cautelari.

Fonti del ministero della Giustizia italiana, stando all'agenzia Ansa, sottolineano che il punto cruciale è quello del passaggio dell'ordinanza con cui il 30 luglio 2021 il vicepresidente del Tribunale generale della Corte di giustizia dell'Ue ha respinto la richiesta di sospensione della revoca dell'immunità parlamentare di Pujdgemont.

Provvedimento che - tra l'altro - richiede il requisito dell'urgenza, sottolineano sempre fonti di via Arenula. E a proposito del requisito dell'urgenza, fanno notare le stesse fonti, la Corte di Giustizia dell'Unione europea scriveva che "non vi è motivo di ritenere che le autorità giudiziarie belghe o le autorità di un altro Stato membro possano eseguire i mandati d'arresto europei emessi nei confronti dei deputati e consegnarli alle autorità spagnole".

L'avvocato di Carles Puigdemont, Gonzalo Boye, ha annunciato che presenterà oggi stesso il ricorso al tribunale generale dell'Ue per chiedere di revocare la sospensione dell'immunità parlamentare sottolineando la "fiducia nell'indipendenza della giustizia italiana" ed ha spiegato che "i magistrati dovranno pronunciarsi su due questioni: la validità della detenzione e l'estradizione".

Cosa doveva fare Puigdemont a Alghero?

L'ex capo del governo autonomo di Barcellona si era recato ad Alghero (provincia dove si parla anche il catalano) per partecipare a una conferenza con sindaci autonomisti sardi.

Puigdemont è considerato latitante dalle autorità spagnole dall'ottobre 2017, quando organizzò, da presidente della Comunità autonoma catalana, un referendum indipendentista non riconosciuto da Madrid.

Altri leader catalanisti sono stati processati per reati come l'attentato alla costituzione, la sedizione e l'attentato contro l'unità nazionale, Puigdemont riuscì invece a fuggire in Belgio, dove risiede grazie a una protezione di fatto dei nazionalisti fiamminghi.

La giustizia belga, pur sollecitata dalle autorità spagnole attraverso il mandato di cattura europea, era riuscita con cavilli legali a evitarne l'estradizione che avrebbe avuto gravi conseguenze di politica interna per lo stesso Belgio.

Il sindaco di Alghero: "Fatto gravissimo"

"L'arresto di Carles Puigdemont è un fatto gravissimo e che sia avvenuto ad Alghero è ancora più doloroso".
L'ha detto il sindaco di Alghero, Mario Conoci, a proposito del fermo ieri sera dell'ex presidente della Catalogna, appena sbarcato in Sardegna per partecipare a una manifestazione internazionale dedicata al folk catalano, per la quale migliaia di arrivi sono previsti oggi ad Alghero.
"La manifestazione andrà avanti con uno spirito ancora più rivendicativo. Alla luce di questo atto assolutamente politico", denuncia Conoci, secondo il quale "come avevamo detto a suo tempo, quando scattano gli arresti nel 2017, il processo di autodeterminazione di un popolo non può essere represso con la forza e gestito per via giudiziaria".

Non prestiamoci a vendette politiche

Non entro nel merito di vicende interne di altri stati, ma noi fatichiamo ad arrestare i delinquenti italiani e arrestiamo dei parlamentari di altri paesi. È curioso, visto che anche altri paesi come la Germania

hanno detto di no all'estradizione perché si tratta di un reato politico. Spero che non sia l'Italia a farsi protagonista di giustizia o vendette su richiesta di altri paesi". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.

"Dalla parte del popolo catalano e del suo legittimo presidente Carles Puigdemont. Le idee non vanno a processo e il principio di autodeterminazione dei popoli non sarà mai sconfitto".
Lo scrive su Twitter l'eurodeputata della Lega Gianna Gancia in reazione alla notizia dell'arresto del leader catalano.

Lo sdegno del Partito dei Sardi

Arrivano le prime parole di sdegno per l'arresto di Puigdemont, avvenuto proprio nella città catalana d'Italia, Alghero-
"Il Partito dei Sardi", si legge in un comunicato. "esprime sdegno per ì'arresto del presidente Puigdemont e chiama all'immediato pronunciamento le istituzioni nazionali sarde e tutte le forze politiche democratiche che hanno a cuore la tutela dei diritti individuali, la tutela della libera espressione del pensiero, la condivisione dei principi di giustizia e libertà che animano la lotta politica per l'autodeterminazione dei popoli e la tutela delle legittime aspirazioni delle Nazioni senza Stato".

L'odissea di Puigdemont

Il 30 ottobre 2017 Puigdemont era espatriato a Bruxelles per sottrarsi all'arresto dopo che la Procura di Madrid aveva accusato di ribellione l'intero esecutivo catalano in seguito al referendum del 1°ottobre del 2017 sull'indipendenza di Barcellona. L'ex presidente si era rifiutato di tornare in patria per testimoniare e le autorità spagnole avevano emesso a suo carico un mandato d'arresto europeo che un mese dopo il Tribunale supremo aveva ritirato, consentendo così a Puigdemont di viaggiare per internazionalizzare la sua causa, senza, però, autorizzarne il rientro in Spagna.

A marzo del 2018 le autorità spagnole hanno emanato un nuovo mandato di arresto europeo nei confronti di Puigdemont, fermato in Germania mentre tenta di tornare in Belgio dalla Finlandia. Berlino lo rilascia, ma gli proibisce di lasciare il Paese. A luglio un tribunale locale in Germania si rifiuta di estradare l'ex leader con l'accusa di ribellione e ritira le misure che gravavano su di lui.
Puigdemont torna in Belgio.

Il 26 maggio 2019 è stato eletto parlamentare europeo, ma non ha potuto recarsi a Madrid per ricevere l'investitura ufficiale, pena l'arresto. La Spagna non considera infatti il leader catalano un europarlamentare, quindi non ne riconosce l'immunità che invece gli è stata riconosciuta dall'assemblea di Strasburgo il 2 giugno del 2020.

A marzo del 2021 il Parlamento europeo ha votato a favore della revoca dell'immunità di Puigdemont ed il 30 luglio del 2021 il Tribunale dell'Unione europea ha respinto la richiesta di sospensione della revoca dell'immunità parlamentare all'ex presidente della Catalogna e ai suoi ex ministri Toni Comín e Clara Ponsatí. "Non vi è motivo di ritenere che le autorità giudiziarie belghe o le autorità di un altro Stato membro possano eseguire i mandati d'arresto europei emessi nei confronti dei deputati e consegnarli alle autorità spagnole", sentenzia il Tribunale dell'Ue.

Ora l'arresto in Sardegna.
L'avvocato Gonzalo Boye ha scritto su Twitter che il suo assistito è stato arrestato in base a un ordine di arresto che sarebbe in realtà "sospeso".