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Ast Terni, Delrio: governo a disposizione ma niente critiche

MILANO (Reuters) - Il governo resta disponibile a mediare nella vertenza dell'Ast di Terni, dopo che la trattativa sul piano industriale è fallita e l'azienda ha avviato la procedura di mobilità per 550 dipendenti. Ma l'esecutivo, ha detto oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, non accetta critiche e dice di aver avvertito sindacati e azienda che per il bene dei lavoratori sarebbe stato opportuno trovare un accordo prima. Oggi la Uilm ha accusato il governo di aver presentato una proposta schiacciata sulle richieste dell'azienda - proprietà della tedesca ThyssenKrupp - mentre la Fiom Cgil ha chiesto al premier Matteo Renzi di parlare con la cancelliera tedesca Angela Merkel per trovare un accordo. "La crisi Ast c'è, non si può pensare sia colpa del governo", ha detto Delrio a margine del Consiglio informale dei ministri della Coesione Ue. "Noi rimaniamo a disposizione. Siamo stati chiamati in causa perché le parti non si parlavano, non perché andavano d'amore e d'accordo". La mediazione del governo, secondo il sottosegretario, prevedeva 290 esuberi volontari incentivati e il blocco mobilità. Ma il governo aveva aperto anche la strada, per i lavoratori che non avessero accettato, a nuove iniziative imprenditoriali finanziate con fondi dell'azienda. Entrambe le parti hanno però rifiutato, ha detto Delrio. "Per il bene dei lavoratori quella era la strada più percorribile... il punto di caduta sarebbe stato migliore del dopo". Dopo il fallimento delle trattative, però, "non accettiamo critiche per non averci lavorato e di non aver fatto proposte perché queste sono critiche che non tengono conto dei fatti". La Ast dipende da ThyssenKrupp, che l'ha acquistata a inizio anno dalla finlandese Outokumpu, dopo avergliela ceduta nel 2012, in seguito alle decisioni dell'antitrust europeo. (Elvira Pollina) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia