Ast Terni, Renzi: non può essere derby Italia-Germania
ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio ha chiesto oggi all'azienda e ai sindacati di fare concessioni nella vertenza sull'Ast di Terni, dopo l'apertura della procedura di mobilità per 550 lavoratori da parte della proprietaria ThyssenKrupp, e ha avvertito che la vicenda non può trasformarsi in un "derby Italia-Germania". A inizio mese, sono fallite le trattative sul piano industriale presentato dall'azienda, nonostante una proposta di mediazione presentata dal governo che continua a fare la sua parte "oggi il ministro Guidi [Federica, ministro dello Sviluppo economico] ha parlato con la proprietà", ha detto Renzi. Il gruppo tedesco proprietario della "Acciai Speciali Terni" vuole realizzare risparmi per 100 milioni di euro anche incidendo sul costo del lavoro, i sindacati non vogliono la decurtazione del salario e chiedono di mantenere la capacità produttiva del sito e un piano di sviluppo. La settimana scorsa, in occasione dello sciopero generale per la vertenza - che ha visto fermarsi tutta la provincia di Terni - la segretaria della Cgil Susanna Camusso ha chiesto al governo di rivolgersi direttamente la governo tedesco perché intervenga su ThyssenKrupp. L'Italia è il secondo produttore siderurgico europeo dopo la Germania, ma il settore è in sofferenza per una serie di crisi, come quella dell'Ilva, della Lucchini e della stessa Ast. Renzi, parlando oggi alla direzione del Pd, ha difeso la proposta di mediazione del governo e ha detto che "continueremo nelle prossime ore a essere un luogo di mediazione e di dialogo", avvertendo che "non possiamo permettere che accada quello che qualcuno paventa, in una città che deve tutto o quasi alle acciaierie". Ma al tempo stesso il premier ha avvertito: "Non possiamo consentire che diventi una derby Italia-Germania", chiedendo ad azienda e sindacati di fare alcune rinunce. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia