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Autorità antitrust Ue archivia indagine su aziende di moda

Bandiere sventolano davanti alla Commissione europea a Bruxelles

BRUXELLES (Reuters) - Le autorità di regolamentazione antitrust Ue hanno stabilito di archiviare un'indagine durata due anni su un gruppo di case di moda che avevano chiesto di modificare i periodi di vendita e gli sconti.

Lo comunica la Commissione europea, adducendo "motivi di priorità".

Nel maggio 2022 l'autorità di vigilanza sulla concorrenza ha condotto ispezioni in diverse aziende di moda, di cui non ha però fatto il nome, con il timore che partecipassero a un cartello per fissare i prezzi.

A far avviare le ispezioni è stata una lettera aperta pubblicata nel 2020 da alcune case di moda che chiedevano cambiamenti fondamentali nel settore, per renderlo più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, hanno detto a Reuters fonti con conoscenza diretta della vicenda.

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Centinaia di aziende di tutto il mondo, tra cui Dries Van Noten, Thom Browne, Proenza Schouler, Lane Crawford, Mary Katrantzou, Gabriela Hearst, Altuzarra e Missoni Group, avevano firmato la lettera aperta.

"La Commissione europea ha deciso di archiviare l'indagine preliminare su questa vicenda per motivi di priorità. L'archiviazione non costituisce una constatazione di conformità o non conformità della condotta in questione con le norme di concorrenza dell'Ue" dice un portavoce della Commissione.

"La Commissione può aprire una nuova indagine sulla stessa condotta, qualora emergano nuove prove che giustifichino ulteriori indagini" aggiunge.

In caso di violazione delle norme antitrust le aziende rischiano multe fino al 10% dei ricavi annui globali.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Alessia Pé)